Ancora oggi il fascino dei castelli rimane immutato nel tempo ed è ancora più forte quando viene abbinato ad un misterioso labirinto nei dintorni. Eppure il caso del castello di Piovera è un caso tutto particolare. Costruito intorno al 1400, il maniero si presenta splendidamente conservato e spicca nella campagna di Alessandria. Eppure oggi il castello ha una particolarità in più: per idea infatti di Alessandro Calvi, attuale proprietario dello storico edificio, qui è stato installato il primo labirinto biologico del Piemonte.
La tradizionale zona adibita campo di coltivazione del mais è stata trasformata in un suggestivo labirinto: formato da circa 589.000 chicchi di mais (fonte La Stampa) per una lunghezza di tre chilometri. La realizzazione è stata affidata al conte Niccolò Calvi di Bergolo, padre dello stesso Alessandro che, a 80 anni suonati, si è cimentato in una vera e propria operazione creativa di land-art. La progettazione invece, seguendo rigidi e seri precetti tecnici, è opera dell’architetto Elisabetta Baldi di Pontecurone.
La cosa simpatica ed innovativa è che stiamo parlando di un’opera d’arte in divenire, nel senso che, proprio per il fatto di essere un campo di mais, non presenterà sempre lo stesso aspetto nel corso dell’estate ma cambierà seguendo la naturale crescita delle piante. Proprio per questo motivo il labirinto sarà visitabile fino al 30 settembre dal venerdì alla domenica, dalle 15 alle 23. Il giorno dopo il mais verrà trebbiato e quindi il labirinto morirà, diciamo così, per poi, forse, rinascere l’anno prossimo.
Tuttavia oltre al labirinto, il castello di Piovera ospita anche un bellissimo parco, un’azienda agricola, una fattoria didattica e spesso all’interno dei suoi saloni si organizzano eventi e mostre d’arte. Volendo si può addirittura scegliere questo affascinante maniero del Monferrato come scenario ideale delle proprie nozze.