Negli anni ’80 c’era la pubblicità di un profumo che diceva “Se qualcuno ruba un fiore per te…”, e oggi, con San Valentino alle porte, sono in molti a fare la coda dal fioraio per l’omaggio floreale alla propria partner. Quelli più squattrinati, gli ultimi romantici, saranno costretti a saccheggiare i giardini privati, sperando di non essere visti dai proprietari. Sì perché il fiore per la festa degli innamorati è necessario.
Ma oltre il colore, oltre il profumo e oltre il gesto, i fiori sono meravigliosi per la loro struttura delicata eppure tenace. La stessa che ha appassionato il dottor Dain L. Tasker, un radiologo degli anni ’30 che ha voluto passare sotto la macchina per i raggi X alcune varietà di fiori per guardarli da un altro punto di vista, come potete vedere nella galleria qui sotto.
Le foglie, i petali, il pistillo e il gambo, un po’ come il nostro scheletro, sono rivelati da queste splendide foto che oggi tornano più che mai d’interesse.
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Per quanto regalare un fiore sia uno dei gesti più antichi del mondo, non passerà mai di moda e a seconda del fiore che si sceglie c’è anche un sotto testo da comprendere. Tipo il papavero rosso significa passione, quello nero morte, odio e addio. Insomma, non esattamente la stessa cosa.
Anche la rosa, il più gettonato dei fiori dell’amore, non sempre significa esattamente quello. Una rosa rosa è sinonimo di amicizia mentre una rosa gialla significa gelosia e infedeltà. Ma quanto sono belle.
Sapete perché l’8 marzo si regala la mimosa? Fu scelto come fiore per commemorare le operaie morte nel rogo di una fabbrica a New York in quel giorno del 1908. Secondo gli indiani d’America il suo significato era forza e femminilità.
FONTE | Fubiz