Geometric Bang è nato a Lodi nel 1984 ma vive a Firenze, dove lavora come illustratore e muralista. Ha esposto i suoi lavori in molte parti del mondo, tra cui Russia, Cina, Canada, Spagna, Germania, SudAfrica e ha realizzato opere murali in Italia, Francia, Spagna.
Tutti i suoi lavori sono basati su una continua ricerca sui colori e sui personaggi della vita quotidiana: persone, oggetti, piante, che danno vita a illustrazioni bidimensionali facili da vedere ma profonde da leggere. (Cit. Jacopo Perfetti)
Potremmo vederlo all’opera in qualità di illustratore live al MI AMI Festival 2018. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio.
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Partiamo da una breve presentazione: chi sei, quanti anni hai, da dove vieni?
Ciao, mi chiamo Mattia, sono originario di Lodi e ho 33 anni.
Dove sei adesso?
Ora vivo a Firenze con la mia compagna in una bellissima casa con tanta luce.
La prima cosa che hai disegnato e l’ultima?
Non è molto facile ricordarmi cosa disegnavo da piccolo. Mi ricordo che mi piaceva stare nel cortile del palazzo dove sono nato a giocare con i miei amici, sparare con la pistola Condor e fare mille e mille altri danni. Però di recente ho trovato qualche disegno, di quando ero piccolo, a casa dei miei genitori dove reinterpretavo le divise delle squadre di Calcio di Serie A insieme ad un altro disegno dove c’era raffigurata una gara di automobili con personaggi dei cartoni mischiati a personaggi inventati (un gran casino). Invece l’ultimo disegno è più facile da ricordare perché risale a circa un’ora fa ed erano bozze per dei graffiti.
Hai dei rituali prima di metterti al lavoro e dopo aver finito?No nessun rituale.
Qual è la tua tecnica preferita e perché?
Mi piace moltissimo disegnare con gli spray, lo faccio da quando ho 13 anni e rimane in assoluto il modo di dipingere che più mi piace e mi diverte. Da un po’ di tempo mi sono appassionato moltissimo agli UniPosca e ai Pantoni. In generale mi piace molto sperimentare tecniche e strumenti, anche solo per pura curiosità.
Qual è l’errore che un artista non dovrebbe mai commettere?Pensare di essere un artista, ahahahahah. Secondo me non si smette mai di imparare, bisogna sempre restare curiosi e cercare di stimolare la propria creatività al di fuori del mondo dell’arte. Passeggiare, guardare le persone, le case, gli oggetti, gli animali, le piante, ecc… per me la realtà che mi circonda è grande parte della mia ispirazione. Ovviamente amo l’arte in tutte le sue forme e ovviamente ne prendo grande ispirazione. Ma credo che involontariamente ognuno di noi è influenzato da ciò che vede e da ciò gli sta intorno quotidianamente.
Che rapporto hai con le tue opere? Le vendi senza problemi o fai fatica a staccarti?
Per me ogni disegno “finito” dopo poco non ha più grande importanza, se non per darmi qualche idea per un secondo, un terzo,ecc.. disegno. Quindi se a qualcuno piace un mio lavoro e lo vuole comprare sono felice di venderglielo, anche perchè probabilmente soddisferà più lui che lo compra che me che lo tengo chiuso in un cassetto.
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