Categories: Art

Come cambia l’ideale di bellezza maschile in 19 nazioni diverse: ma sarà vero?

.

 

Nel 2014, una foto rielaborata con Photoshop ha fatto il giro del mondo. Era un esperimento della giornalista  e fotografa americana Esther Hong e ritraeva una ragazza occidentale, senza trucco, che veniva ritoccata fino ad aderire alla concezione di bellezza di un bel po’ di culture nel mondo.

Il concetto è molto semplice: ciò che noi siamo abituati a pensare e vedere come bello, in un’altra parte del mondo potrebbe non esserlo.

Il progetto che vi mostriamo oggi è ispirato da quella serie fotografica. Il sito inglese Superdrug Online Doctor ha chiesto a 11 graphic designer di 19 diversi stati di trasformare la foto di un fotografo newyorkese nella sua versione bella secondo la cultura del luogo.

 

Il titolo del progetto è Perceptions of Perfection e il risultato lo vedete qui sotto.

 

 

Partiamo dai fondamentali: il ragazzone nella foto originale non è che sia proprio Johnny Depp, quindi c’è voluto un bel po’ di taglia-e-cuci digitale per farlo diventare un sex symbol. Magari fosse così semplice essere sex symbol.

.

 

Grazie a questo studio, scopriamo che in Egitto la bellezza si misura tramite il six pack, gli addominali d’acciaio. Se avete la pancetta e volete andare a fare i Casanova sotto le piramidi, state a casa che è meglio.

.

 

In Inghilterra invece si accontentano di meno: un po’ di barbetta, il fisico asciutto e via ad aspettare il venerdì sera per riempire la pancia di birra.

.

 

La madre Russia vuole l’uomo grande e grosso, con le spalle larghe, i pettorali, l’addome piatto ma abituato alla vodka e i capelli lunghi biondi. He Man dei Masters, praticamente.

.

 

Di contro, l’americano bello dev’essere un tamarro uscito da Jersey Shore, tipo The Situation: fisico palestrato e depilato, capelli col gel, barba incolta. Sembra la descrizione di un attore porno gay.

.

 

Ah come piacciono le maniglie dell’amore in Indonesia. Lì sono di bocca buona: per essere belli bisogna essere brutti. Quanto è più semplice la vita?

.

 

In questo esperimento purtroppo non è stata presa in considerazione l’Italia, quindi i più vicini a noi sono i cugini spagnoli. La foto qui sotto sembra un troll. Vi risulta che, culturalmente, il nostro ideale di bellezza sia questo? No perché allora possiamo finalmente iniziare a rilassarci,  smetterla di andare in palestra e pensare ad altro.

E invece, a casa nostra, tutti tronisti o al massimo hipster fuori tempo massimo. Passerà anche questa, passerà.

.

 

[via My Modern Met]

Simone Stefanini

Published by
Simone Stefanini

Recent Posts

L’importanza del legame con i tifosi per le associazioni sportive locali

Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…

2 mesi ago

Il ragazzo meraviglia: Robin Champloo

Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…

2 mesi ago

Laika: puoi fidarti di me

Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…

2 mesi ago

The Brutalist: si può fare architettura dopo Buchenwald?

The Brutalist di Brady Corbet  risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…

2 mesi ago

Suoni ancestrali, una conchiglia con dentro un enigma

Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…

2 mesi ago

Kingdom Come: Deliverance II. Son monarca, son boemio

Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…

2 mesi ago