Art
di Simone Stefanini 19 Febbraio 2016

Come cambia l’ideale di bellezza maschile in 19 nazioni diverse: ma sarà vero?

Ci sono posti nel mondo in cui per essere belli non ci vuole il six pack: scopriamoli e trasferiamoci lì

mmannaujuajjn via

 

Nel 2014, una foto rielaborata con Photoshop ha fatto il giro del mondo. Era un esperimento della giornalista  e fotografa americana Esther Hong e ritraeva una ragazza occidentale, senza trucco, che veniva ritoccata fino ad aderire alla concezione di bellezza di un bel po’ di culture nel mondo.

Il concetto è molto semplice: ciò che noi siamo abituati a pensare e vedere come bello, in un’altra parte del mondo potrebbe non esserlo.

Il progetto che vi mostriamo oggi è ispirato da quella serie fotografica. Il sito inglese Superdrug Online Doctor ha chiesto a 11 graphic designer di 19 diversi stati di trasformare la foto di un fotografo newyorkese nella sua versione bella secondo la cultura del luogo.

 

Il titolo del progetto è Perceptions of Perfection e il risultato lo vedete qui sotto.

 

 

Partiamo dai fondamentali: il ragazzone nella foto originale non è che sia proprio Johnny Depp, quindi c’è voluto un bel po’ di taglia-e-cuci digitale per farlo diventare un sex symbol. Magari fosse così semplice essere sex symbol.

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Grazie a questo studio, scopriamo che in Egitto la bellezza si misura tramite il six pack, gli addominali d’acciaio. Se avete la pancetta e volete andare a fare i Casanova sotto le piramidi, state a casa che è meglio.

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In Inghilterra invece si accontentano di meno: un po’ di barbetta, il fisico asciutto e via ad aspettare il venerdì sera per riempire la pancia di birra.

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La madre Russia vuole l’uomo grande e grosso, con le spalle larghe, i pettorali, l’addome piatto ma abituato alla vodka e i capelli lunghi biondi. He Man dei Masters, praticamente.

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Di contro, l’americano bello dev’essere un tamarro uscito da Jersey Shore, tipo The Situation: fisico palestrato e depilato, capelli col gel, barba incolta. Sembra la descrizione di un attore porno gay.

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Ah come piacciono le maniglie dell’amore in Indonesia. Lì sono di bocca buona: per essere belli bisogna essere brutti. Quanto è più semplice la vita?

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In questo esperimento purtroppo non è stata presa in considerazione l’Italia, quindi i più vicini a noi sono i cugini spagnoli. La foto qui sotto sembra un troll. Vi risulta che, culturalmente, il nostro ideale di bellezza sia questo? No perché allora possiamo finalmente iniziare a rilassarci,  smetterla di andare in palestra e pensare ad altro.

E invece, a casa nostra, tutti tronisti o al massimo hipster fuori tempo massimo. Passerà anche questa, passerà.

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FONTE | My Modern Met

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