Lei è Amber Griffiths, artista britannica che ama sperimentare e giocare con le tecniche tradizionali del ricamo per creare pezzi davvero unici. Tra le sue ultime opere, la serie di miniature anatomiche, inaugurata a San Valentino, quando scelse di ricamare non il classico cuore stilizzato ma un cuore vero, anatomico: “mi è piaciuto così tanto che da quel momento mi sono bloccata sul tema del corpo. Lo trovo interessante, educativo e stimolante e tutti possono relazionarsi con esso”.
Prima di perdersi nel corpo umano, Amber Griffiths aveva esplorato il mondo della natura, rappresentando sulla tela piante e animali: “ho iniziato a ricamare come un hobby e un modo per rilassarmi mentre ero all’università. Poi, alla fine dell’università, ho continuato a ricamare e da allora non mi sono più fermata”.
La tecnica utilizzata dall’artista è sempre quella del punch needle, in italiano ago magico, e in effetti il suo utilizzo sembra quasi una magia. Si tratta di un metodo molto semplice, che non prevede alcuna conoscenza tecnica se non l’uso stesso del punch needle: l’ago spinge il filo attraverso il tessuto rimanendo su un lato, rispetto alle normali cuciture in cui l’ago si muove dentro e fuori le fibre lasciando il filo su ambo i versi. Più facile a farlo che a dirlo:
Per la realizzazione delle sue miniature, l’artista sceglie l’organo o le sezioni del corpo umano da rappresentare nel particolare, si procura almeno 20-30 immagini di riferimento prima di iniziare e in un giorno riesce a completare le sue opere, abbellendole con perline, materiali plastici o metallici: “certo, Dipende dalle dimensioni del pezzo. I pezzi piccoli possono richiedere un paio d’ore, ma i pezzi più grandi richiedono fino a una settimana. In media probabilmente passo una giornata su ogni pezzo“.
Per vedere le serie anatomiche di Amber Griffiths, seguila su Instagram, visita il suo canale YouTube o il suo sito per acquistare le sue opere.
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