Victoria Siemer è una graphic designer di Brooklyn, che ama esplorare l’idea dei paesaggi modificati e frammentati, in modo da creare immagini iconiche che non esistono nella realtà. Una sorta di Inception fotografico in cui la manipolazione ed il collage creano figure perfettamente geometriche, panorami sospesi che in qualche modo siano una rappresentazione emotiva della frammentazione dell’animo umano.
A guardarle bene, sembrano tutte copertine di qualche album di indie o di elettronica, tanto questo metodo è stato usato negli ultimi anni.
Victoria però, nonostante il cliché, è una fuoriclasse e le immagini seguenti ne sono la riprova.
[via thisiscolossal.com]
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