Hans Breder è un artista e fotografo tedesco classe 1935 che vive e lavora in Iowa. Ha avuto grande successo nei primi anni ’60 a New York, grazie alle sue fotografie di nudi e specchi, che diventano ibridi assurdi, mostri con molte gambe e braccia, con corpi totalmente fantascientifici, senza mai la testa.
Queste creature sembrano venir fuori da un body horror di David Cronenberg, ma conservano anche la sensualità e lo spirito di unione e di sperimentazione che in quegli anni ha visto la sua maggiore esposizione mediatica.
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I suoi nudi non sono mai volgari, rimandano all‘arte surrealista e generano una nuova e affascinante interpretazione della figura umana, dove il corpo umano si trasforma in qualcosa di inimmaginabile.
Ogni sua figura è effimera, dura solo il momento dello scatto e poi muta, come in una eterna trascendenza. Le sue ibridazioni testimoniano ancora oggi la voglia di giocare con la forma umana, di scomporla e di ricomporla a piacimento.
FONTE | Juxtapoz