Persone che camminano, bevono il caffè, rovistano tra i rifiuti rappresentano la normalità dei nostri giorni nelle grandi metropoli. Ripetere inconsapevolmente ogni giorno lo stesso gesto, però, immortalandolo con una fotocamera, rappresenta qualcosa di atipico. Questo è ciò che ha messo in pratica il fotografo danese Peter Funch raccogliendo 9 anni di foto, scattate ogni giorno ad un trafficato angolo di un viale newyorkese, tra la 42esima strada e Vanderbilt Avenue.
Grazie ad un obiettivo medio-lungo, Funch ha immortalato a distanza le gesta giornaliere degli ignari passanti, creando una raccolta che attraversa due decenni, dal 2007 al 2016. Molte volte il loro comportamento è abitudinario e ripetitivo, e questo può essere un qualcosa di soddisfacente per i maniaci dell’ordine.
I protagonisti potremmo tranquillamente essere noi, ma veder qualche altro crea un senso di voyeurismo che potrebbe rilassarci dopo una giornata passata allo stesso modo. L’artista non è nuovo a lavori del genere, visto che l’ispirazione per il progetto è arrivata da una sua precedente raccolta, “Babel Tales”, dove girava per le strade di New York, raccontandone le gesta attraverso i suoi pedoni.
“42nd and Vanderbilt” questo il titolo originale dell’opera, si presta ad una sorta di “trova le differenze” vivente, ancor più intrigante perchè le foto sono accompagnate da una dettagliata datazione oraria. Se, invece, preferite veder la gente come un Grande Fratello, spierete il modo di vestirsi e di comportarsi delle persone delle persone, senza dover uscire di casa.
FONTE | It’s Nice That