HBO Docs ha prodotto un documentario sulla vita del fotografo Robert Mapplethorpe, si intitola Mapplethorpe: Look at the Pictures e in questi giorni è stato diffuso il primo trailer. È la prima volta che qualcuno avvicina e tenta di raccontare la vicenda umana di questo grande artista capace di provocare e sedurre, sbattendoci in faccia un immaginario che vorremmo tenere nascosto, soprattutto a noi stessi.
Controverso Mapplethorpe, certo, come chi è davvero un genio, e di conseguenza censurato, spesso e volentieri. Pornografico? Solo per chi non ha gli occhi adatti. Perché “La pornografia ha influito su di me, ma solo in termini di soggetto, poiché la mia attitudine nel fotografare un fiore non è oggi diversa da quella di ritrarre un pene. In fondo sono la stessa cosa” così proprio Mapplethorpe raccontava al critico e curatore Germano Celant negli anni ottanta.
The Robert Mapplethorpe Foundation
Del resto, spiegava sempre Mapplethorpe “Non mi piace la parola ‘scioccante’. Sto cercando l’imprevisto. Sto cercando cose che non ho mai visto prima“. Il documentario sarà trasmesso il 4 aprile prossimo negli Stati Uniti, ma c’è chi ha già potuto dargli un’occhiata allo scorso Sundance. Come parte?
Prima ancora di titoli di testa si comincia con Self Portrait With Whip, una delle immagini più note di Mapplethorpe, in cui è ritratto con una frusta che gli esce dal retto. Lui, chinato in avanti, glutei in favore di camera, il volto un po’ truce a guardarci negli occhi. Il documentario poi racconta Mapplethorpe, soffermandosi sugli incontri della sua vita – uno su tutti, quello a ventuno anni con Patti Smith, che divenne compagna, amica, musa, confidente, che fu ritratta più volte – per poi passare alle esplorazioni fotografiche del scena BDSM di New York e ai progetti più estremi degli anni ottanta.
Anche il fratello Edward insieme ad amici e conoscenti appare nel documentario del fotografo che “voleva diventare una leggenda” e c’è riuscito. Anche e soprattutto dopo la morte, avvenuta quando aveva appena 42 anni, nel 1989. Altri dettagli nella scheda del film, pubblicata sul sito ufficiale.
The Robert Mapplethorpe Foundation