Art
di Stefano Disastro 7 Settembre 2011

Dear photograph, ricordi?

Dear photograph (ti scrivo). Non è un sito nuovo, ma come si fa a non parlarne in una giornata così rarefatta che vira al grigio e spinge ai ricordi?

E allora. “Take a picture of a picture from the past in the present”.

Qualcosa come: Cortocircuitare i ricordi nel presente, senza trucchi o fotoritocchi. Farsi gioco degli orologi e dei calendari e fotografare nello stesso istante una porzione di passato (tempo e spazio) nel presente. Con una breve descrizione dello scatto in formato lettera/pagina di diario.

I risultati sono di una grazia e di una autenticità pazzeschi. Come se messi di fronte allo specchio del tempo, lì dove non si può mentire a se stessi, i contributors svelassero la parte più autentica di sè. Parole e immagini, nella loro diretta semplicità, arrivano come una carezza o un pugno nello stomaco.

Un progetto bellissimo. Un viaggio nel vissuto e nella memoria davvero commovente.

Link: dear photograph

Dear Photograph,
I’ll always have my parents to lean on.
Matteo Pelliti

Dear Photograph,
28 years ago I never realized how much Lakeside would become my rock with all the moving around we did. It will always feel like I’ve come home.

Stephen Bailey

Dear Photograph, I hope I’ve made my dad proud.

Ryan

Dear Photograph, If I could turn the corner in 1942 and walk right into my mother, I’d ask her “May I walk beside you one more time?”
Love, Your Daughter

Dear Photograph,
Oh, how the views change.
Suzanne Danziger

Dear Photograph,
Je t’aime Paris, but I love my mother more. After 15 years she finally brought me along!
Leah Romm

Dear Photograph,

At 40 years of marriage my grandparents love was deeply rooted in our family history. Today they celebrate their 65th anniversary. I know that kind of  love doesn’t grow on trees. 

Love, your family


COSA NE PENSI? (Sii gentile)

TENIAMOCI IN CONTATTO
>
Iscriviti alla newsletter, niente spam, solo cose buone
>
CORRELATI >