Art
di Marco Villa 12 Novembre 2014

Colorare la propria casa per ribellarsi al sistema sovietico: i cubi ungheresi

Nel dopoguerra in Ungheria vennero costruite tantissime case-cubo tristi e grigie, che gli abitanti trasformarono in colorate forme di protesta

Se si pensa al periodo sovietico, tra le prime immagini che vengono in mente ci sono le file infinite di palazzoni immensi e tutti uguali e grigi.

In Ungheria, invece, niente palazzoni, ma una serie – altrettanto infinita – di case-cubo. Si tratta delle abitazioni conosciute come i cubi di Kadar, dal nome di János Kádár, per 32 anni leader del paese.

La mancanza di slancio delle abitazioni, schiacciate dalla forma cubica, viene compensata da disegni e forme geometriche, in grado di trascinare le case in un’altra dimensione, lontanissima dal grigiore sovietico.

Le foto di quelle case sono state raccolte da Katharina Roters all’interno del libro “Hungarian Cubes”, disponibile su Amazon.

FONTE | hyperallergic.com

case ungheria unione sovietica 2

 

case ungheria unione sovietica 1

 

Marócsa (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 3

 

Pannonhalma (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 4

 

Hetes (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 5

 

Székelyszabar (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 6

 

Ácsteszér (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 7

 

Kaposvár-Toponár (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 8

 

Kiskassa (© Katharina Roters)

case ungheria unione sovietica 9

 

Boldogasszonyfa (© Katharina Roters)

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Dorfname unbekannt / village name unknown (© Katharina Roters)

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Cégenydanyád (© Katharina Roters)

 

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