La notizia degli ultimi due anni è che, inaspettatamente, la vendita dei vinili è in “vertiginoso” aumento, segno che oltre ai collezionisti-maniaci e ai vecchi zii in fissa con la loro giovinezza da qualche parte tra gli anni ’60 e i ’70, anche qualche giovane retromaniaco sta (re)imboccando il tunnel nel nome della qualità del calore del suono etc etc. Questo post parla però di tutt’altro, parla di quello che ci si può fare con le copertine (quelle sì, bellissime) degli LP in questione. Vi è mai capitato, magari mentre curiosavate tra i dischi dei vostri genitori, di sparpagliarli a caso sul tappeto e di notare alcune curiose/divertenti sovrapposizioni? Un mix visivo, un collage improvvisato tra gli elementi delle varie copertine. Più facile a vedersi che a spiegarlo a parole, in effetti. Guardate sotto allora. Pioniere di questa particolare forma d’arte è l’artista svizzero Christian Marclay, guarda caso visual artist e dj.
Ok per voi critici d’arte provetti è giusto un divertissement ma i risultati, in alcuni casi, non sono affatto male no?
Bello.
(via)
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