Come sarebbero i cartoni animati se avessero lo scheletro

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Arriva un momento nella vita di ognuno in cui la domanda più importante viene formulata e qualcuno è deputato a dargli risposta: ma i cartoni animati, ce l’hanno uno scheletro?

Il nostro lo conosciamo abbastanza bene, a causa dei film horror, delle lezioni di scienza ma anche grazie alle lastre di quando ci siamo rotti qualche osso in gioventù. Sappiamo che abbiamo il cranio, le vertebre, il bacino, le costole, gli arti e tutto il resto, tutto molto proporzionato per farci stare in piedi senza cadere e per renderci gradevoli alle altre persone.

Avete presente invece le sproporzioni tra testona e corpicino nei cartoni? Come fanno quegli esserini a muoversi, sotto tutta quella ciccia plastificata? Come fanno ad avere tutte le ossa strane eppure a condurre una vita normale, puntata dopo puntata? Ce lo svela Michael Paulus, un artista dell’Oregon che ha l’ossessione di immaginare come sarebbero gli scheletri dei cartoni animati. Guardate qui sotto.

 

Un bel po’ d’anatomia strampalata e assolutamente inquietante. Che dire di Charlie Brown, il ragazzino più pessimista, esistenzialista e sfigato dei Peanuts? La sua fisionomia è di certo strana e si merita un teschio gigante, quasi impossibile da sorreggere per le piccole ossa del collo.

 

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Pensate poi alle mitiche Superchicche, quanto è difficile per loro condurre una vita normale con quella fisionomia incredibilmente sbagliata.

 

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Se vi piacciono le elaborazioni che provengono da questa mente disturbata, potete comprare le sue stampe su Etsy o guardarle del suo sito ufficiale. Una cosa è certa: i cartoni animati non hanno mai fatto così paura. 

 

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Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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