Le vecchie racchette da tennis o da badminton (da noi conosciuto come volano) sono proprio fighe. Ci ricordano l’epoca dei vari Borg, McEnroe e Panatta coi capelli lunghi e la fascia in testa e che sembrano uscir fuori da I Tenembaum di Wes Anderson.
Hanno sempre avuto il loro fascino anche quando il proprietario non era esattamente un tennista: chi non ha mai fatto finta di suonare la chitarra con una racchetta da piccolo? In casi estremi, qualcuno le ha usate anche come scolapasta improvvisato.
Quello che andiamo a vedere oggi invece è un uso molto particolare: in queste foto sono diventate telaio per dei ricami. L’artista in questione è sudafricana, di Città del Capo, si chiama Danielle Clough ed è ritratta qui sotto insieme alle sue amate racchette.
L’incordatura delle racchette diventa per Danielle un perfetto telaio su cui ricamante splendidi fiori, mentre il legno diventa cornice. In un’intervista a lostateminor.com dice di non aver mai giocato a badminton e che è più interessata dalla struttura della racchetta che dallo sport in sè.
Danielle dice di aver iniziato a ricamare perché si era annoiata di disegnare su un foglio con le matite e che quando ricama sulle racchette, perde il conto delle ore da quanto è presa. Il risultato lo dimostra.
Tutti i suoi lavori li potete vedere sul suo account Instagram, in cui si scopre che non si dedica solo alle racchette, ma anche a telai tradizionali. I suoi soggetti sono di ogni tipo, dai frutti agli hamburger, fino ai ritratti di persone o di animali.
Lavori molto bizzarri e insieme molto interessanti. D’altra parte non ci possiamo aspettare di meno da una che ricama il ritratto di Bill Murray in Le avventure acquatiche di Steve Zissou, sempre di Wes Anderson, un regista col quale l’artista sudafricana sembra avere un certo feeling.
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