Si terrà dal 21 aprile al 7 luglio a Lecce una mostra che ruota intorno al numero 40. 40 sono le opere esposte e 40 è l’età massima degli artisti presenti: una panoramica del meglio del mondo dell’arte, del disegno e dell’illustrazione che vivrà nelle splendide sale del Castello di Lecce per tre mesi.
La Bellezza fa 40, questo il nome dell’esposizione, riunisce il meglio del mondo dell’arte italiana. Ovvero, in rigoroso ordine alfabetico: 108, 2501, Alessandro Baronciani, Alessandro Ripane, Alice Pasquini, Andreco, Anna Deflorian, Basik, Bomboland, Br1, Carlo Alberto Rastelli, Cheko’s Art, CT, Dario Molinaro, Dem, Ericailcane, Ester Grossi, Gio Pistone, Giuliano Sale, Luca Barcellona, Luca Font, Luca Zamoc, Magda Guidi, Marco Mazzoni, Marino Neri, Marta Sesana, Martina Merlini, Moneyless, MP5, Mr. Wany, Nicolò Pellizzon, Nocurves, Olimpia Zagnoli, Ozmo, Roberta Maddalena, Silvia Argiolas, Stencil Noire, Thomas Raimondi, Virginia Mori, Vitomanoloroma.
Per informazioni sulla mostra, organizzata da Theutra, Oasimed e Novamusa e ideata da Better Days con il patrocinio del Comune di Lecce, visitate il sito de La Bellezza fa 40.
*** In super esclusiva per Dailybest, ecco l’intero testo critico di presentazione della mostra****
GLI SBANDATI HANNO VINTO
di Stefano Fiz Bottura
C’è una citazione chiave, in quel film cult tutto anni ’90 che è ‘Il Grande Lebowski’ (1998) che da anni, per un motivo o per l’altro e per le ragioni più svariate, ritorna nelle conversazioni e negli scambi con i miei amici. Questa:
“La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski, gli sbandati hanno perso.”
Bene.
Per un certo periodo, nella mia testa, questa mostra si è chiamata “Gli sbandati hanno vinto”. “Hanno vinto”, non “hanno perso”.
Perchè era esattamente quello il concetto che volevo comunicare forte e chiaro: un manipolo di artisti così disparati nelle tecniche e nelle tematiche e nei risultati dei proprio lavori, una banda di outsider o sbandati, appunto, nel senso più vivo e positivo possibile del termine, che in realtà stavano iniziando a spaccare sul serio, a vincere, raccogliendo successi e riconoscimenti (di critica e pubblico e fama) nelle situazioni più diverse (gallerie o muri istituzionali o agenzie di comunicazione o valanghe di apprezzamenti dai media e sui social). Da qui il senso di vittoria rispetto ai percorsi tradizionali, chiamiamoli così, dettati dal mondo del mercato dell’Arte.
D’altronde il riscatto e il riconoscimento da parte della “cultura ufficiale” degli sbandati è un tema che ha sempre una notevole forza. Gli sbandati sono le forze vitali, sono quelli che portano avanti il loro lavoro fregandosene dei diktat ufficiali ma trovando strade nuove, mondi ibridi, percorsi e motivazioni personali che poi, alla lunga, quando sinceri e originali, finiscono sempre per venire in un certo qual modo riconosciuti da tutti. E diventare dei punti di riferimento. È proprio un processo naturale, ne sono fermamente convinto. E volevo che questa mostra ne fosse in un certo qual modo una dimostrazione possibile. Come dire: una fotografia di gruppo di 40 artisti presi in quell’attimo di passaggio, chi poco dopo chi poco prima, tra l’essere un outsider e un artista riconosciuto (e un vero outsider lo rimane per sempre, non dimentichiamolo, indipendentemente dai riconoscimenti e dalle quotazioni, è un vero e proprio mix di Istinto&Attitudine, inestricabili e inestinguibile). In quell’attimo di passaggio, che per alcuni dura il tempo di una mostra per altri dura anni e dubbi e ripensamenti, lì in quell’attimo lì dicevamo, trovo ci sia tutta la Bellezza del mondo, o meglio, ci sia il tipo di Bellezza che mi interessa di più. Una Bellezza riconosciuta, una Bellezza che da abbozzata diventa squillante, qualcosa che c’entra con l’attraversamento della famosa ‘Linea d’ombra’, per usare i paragoni letterari.
Il fatto che tutti questi artisti siano poi tutti sotto i 40 anni non è casuale. L’età conta, l’età in Italia è un tema fondamentale, l’età, soprattutto quella giovane, con tutta la poetica che sottende, è un magnete di forza e potenziale che non lascia mai indifferenti, d’altronde ‘Gli eroi son tutti giovani e belli’ canta il poeta no? (e poi se parliamo di momenti di passaggio e scoperte non possiamo certo parlare di 50enni).
Ok, non scomodiamo ‘My Generation’ degli Who, anche perchè è un pezzo ben poco ‘generazionale’ rispetto all’oggi e ai 40 bellissimi sbandati selezionati, ma diciamo che il concetto che suona nella mia testa quando penso a questa mostra è esattamente quello, aggiornato all’oggi: ‘La Bellezza fa 40’.
Nota a margine:
Ovviamente fare una selezione di soli 40 artisti non è stato facile, ovviamente non è un compendio né definitivo né esaustivo. È però una bella fotografia, di cui sono davvero soddisfatto. E anche (non fatevelo scappare) un bel consiglio per gli acquisti.
Altra cosa:
Visto che l’idea è di portarla un po’ in giro per l’Italia, probabilmente la stessa mostra, tenuto fermo un nucleo di una trentina, alcuni artisti selezionati potrebbero cambiare a seconda della città dell’esposizione, anche per valorizzare e riconoscere il lavoro dei vari local heroes.
Sotto trovate alcune delle opere in esposizione.