Lo street artist Andrea Ravo Mattoni è uno dei nostri preferiti. Le sue riproposizioni dei dipinti di Caravaggio direttamente in strada sono tra le cose più belle che la street art abbia prodotto quest’anno. Abbiamo già visto il viadotto vicino a un centro commerciale di Varese in cui l’artista ha riprodotto La cattura di Cristo del 1602 e anche il Riposo durante la fuga in Egitto, sempre del Caravaggio (1596), riprodotto in un parcheggio di Malpensa.
Oggi torniamo a parlarne perché Ravo ha riprodotto la Cena di Emmaus di Caravaggio in un paese di 1300 abitanti in provincia di Messina, San Salvatore di Fitalia. Come le altre opere, anche questa è stata disegnata con le bombolette spray, rendendo il lavoro ancora più originale e certamente più difficoltoso.
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L’abbiamo contattato in occasione di quest’opera e ci ha detto spiegato un po’ di cose a partire dalla scelta di regalare dei Caravaggio alla strada:
“Nasce tutto da un mio specifico progetto, il titolo è “Recupero del classicismo nel contemporaneo”, nasce da un’idea di base che è quella di far convergere arte contemporanea e arte classica creando un contatto diretto con il pubblico, ciò avviene soprattutto perchè i miei lavori vengono eseguiti su pareti accessibili a tutti, creando una sorta di museo urbano a cielo aperto, l’utilizzo delle bombolette spray crea una sorta di cortocircuito nello spettatore, questo mezzo è sempre associato ad atti di vandalismo e comunque ben lontano dall’essere associato ad una piu alta forma d’arte come quella della pittura, ecco io attraverso questa operazione ho voluto rompere questo schema.”
“Un aspetto importante di questo progetto è il fatto che io mi ponga come tramite, quasi come un presentatore di una grande orchestra sinfonica, che in questo caso è la pittura classica italiana, non voglio creare o aggiungere al tessuto urbano nuove immagini, o mie personali ricerche in ambito figurativo, ma riproporre una sorta di collezione d’arte, che fino ad ora è sempre stata esposta e “rinchiusa” nelle sale dei più grandi musei del mondo, attraverso questa operazione far avvicinare e incuriosire più gente possibile a cio che è l’arte classica e di conseguenza farle involontariamente avvicinare a cio che è una pura e limpida operazione d’arte contemporanea, all’apparenza semplice ma che implica una notevole serie di aspetti e conseguenze. È un’operazione che vuol far riavvicinare una grossa fetta di persone a ciò che è l’arte e la cultura.”