La società giapponese, per noi occidentali, ha un fascino raro, quasi inconcepibile. Il passato di rigorosi samurai, il presente iper tecnologico ma anche tutte le estremizzazioni in campo otaku (gli ossessionati dai fumetti e dai cartoni animati) oppure le perversioni sessuali comunemente accettate convivono con un vita spirituale fortissima e con un attaccamento ossessivo al lavoro.
Queste contraddizioni e tutto quello che c’è in mezzo, sono mostrate perfettamente da questi lavori di Yu Suda, artista di Tokyo, che usa la tecnica pittorica e le influenze culturali del periodo Edo (1603-1868) mischiandole con oggetti contemporanei di uso comune, oppure con l’abbigliamento tipico di oggi, creando degli anacronismi veramente stridenti eppure in qualche modo organici.
Guardando questi dipinti viene da pensare “cosa c’è di sbagliato”? È piuttosto strano trovare nelle opere del passato particolari come moderne biciclette o moto, il Mac, il pallone, i distributori di bibite, i jeans, l’amplificatore da chitarra, lo skate o l’ipod. Non a caso, la mostra che Yu Suda ha inaugurato il 5 di febbraio alla Hellion Gallery di Portland (USA) si chiama “There Is Something Wrong with Yu Suda”
[via ufunk.net]
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