Dal 27 settembre 2014 fino al 26 aprile 2015, l’ex prigione di Alcatraz, nota per aver ospitato i più famosi criminali del ‘900, ospita una mostra eccezionale progettata dall’artista e attivista cinese Ai Weiwei.
Recluso segretamente da parte delle autorità cinesi per 81 giorni nel 2011, Ai Weiwei ha dichiarato di comprendere cosa significa rimanere incarcerati in una prigione e quanto questo possa mortificare e ledere la libertà spirituale e fisica dell’uomo.
Non potendo lasciare il suo paese, l’artista ha dovuto fare affidamento su vari assistenti, che si sono occupati di allestire le varie installazioni presenti nelle sale e celle del carcere.
Sostenitore della libertà d’espressione e dei diritti umani, l’artista ha trasmutato le misere mura, le celle impregnate di polvere e le finestre microscopiche, in luoghi dover poter esprimere la propria idea di emancipazione e creatività. In una ex sala di lavoro un gigantesco drago di carta colorato svolazza virtuosamente tra i pilastri di calcestruzzo, mentre candidi fiori di ceramica inondano i lavelli e i wc delle sale ospedaliere.
Una critica sociale e politica contro governi e istituzioni, ma anche un modo di donare al pubblico un’esperienza emozionante di colore e luce in un posto tetro, rigido e spaventoso, come un ex penitenziario.
Perché la bellezza può nascere…ovunque.
via: ai-weiwei-alcatraz