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di Marco Villa 21 Novembre 2016

Un anno nella vita di una giovane fotografa: 23, il nuovo libro di Giulia Bersani

23 alterna scatti fotografici e pagine scritte a mano dall’autrice Giulia Bersani

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Due anni dopo, al punto di partenza: il verso con cui – quasi cinquant’anni fa – Francesco Guccini battezzò il suo secondo album è perfetto anche per descrivere 23, il nuovo libro fotografico di Giulia Bersani, che verrà presentato il 22 novembre nei locali di Blanka Studio.

Fotografa classe 1992, di base a Milano, da qualche anno Giulia si sta facendo conoscere con i suoi scatti dedicati a ragazzi e ragazze, lontani sia da un’iconografia patinata e glamour, sia dall’insopportabile stereotipo dei giovani&dannati. Nel presentare per la prima volta il suo lavoro, l’abbiamo chiamata la fotografa dell’innocenza perduta, perché con le sue immagini cerca di raccontare senza censure e insieme senza spettacolarizzazioni, il processo di crescita di ragazzi che non sono più teenager, ma non hanno ancora trovato una propria identità adulta. Volti e corpi fotografati in ogni circostanza, compresi i momenti di svago e relax di un festival musicale, come avvenuto con il libro Lucciole, composto da fotografie scattate all’ultimo MI AMI e acquistabile qui con firma dell’autrice.

 

Per raccontare questa crescita, Giulia Bersani ha deciso di mettersi in gioco in prima persona: due anni fa ha pubblicato la raccolta 21, dedicata alla sua vita a quell’età e oggi è tornata con 23. Due anni dopo al punto di partenza, per tornare all’inizio e fare un bilancio.

“Nel periodo di 21 vivevo ancora “nel nido”, con la mia famiglia – ci racconta Giulia – Adesso vivo da sola in un monolocale piccolo ma accogliente che sto pagando con il mio lavoro. Il senso di libertà è aumentato rendendomi soddisfatta e felice non che allora non lo fossi ma quest’ ultima estate le mie emozioni si sono amplificate ed ho cercato di vivere più intensamente possibile, come si può notare in 23. Per quanto riguarda il rapporto di coppia adesso sono più forte ed indipendente finalmente riesco a stare bene anche con me stessa e valorizzo sempre più le amicizie”.

 

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Per sottolineare quanto sia personale questo lavoro, il libro che raccoglie le immagini di 23 alterna scatti fotografici a pagine scritte personalmente a mano dall’autrice, in modo da trasformare in pezzi unici ciascuna delle 250 copie firmate e numerate, che possono essere acquistate qui.

“Guardare 21 adesso mi fa sorridere. – continua Giulia – La ragazza in quegli autoscatti sono sempre io ma un po’ più giovane e più insicura. Quel progetto mi è servito a capire chi fossi e adesso sono più consapevole”.

 

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