Se in Italia sin dall’inizio si era percepito un calo significativo dell’inquinamento (e ne avevamo parlato qui su Dailybest.it in “Ciao inquinamento, noi restiamo tutti a casa“), in India è in questi giorni che si comincia a percepire il cambiamento. Il Paese, con oltre 1,3 miliardi di residenti, è stato sottoposto a un rigoroso blocco nazionale dal 22 marzo, limitando il movimento dell’intera popolazione e chiudendo fabbriche, mercati, piccoli negozi, luoghi di culto, la maggior parte dei trasporti pubblici e progetti in costruzione.
“Il lockdown più grande del mondo” si è inevitabilmente tradotto in una temporanea tregua dai soffocanti livelli di inquinamento per cui l’India è nota e non a caso per la prima volta dopo 30 anni, la catena montuosa Dhauladhar è diventata visibile all’orizzonte. La Dhauladhar Range, che fa parte dell’Himalaya, è qualcosa cui molti residenti del posto nella città di Jalandhar non avevano mai assistito in tutta la loro vita.
L’emozione alla vista di questa gigantesca presenza innevata all’orizzonte è stata condivisa da molti sui social: “Non avevo mai visto Dhauladhar dal mio tetto di casa, a Jalandhar. Non avrei mai immaginato che fosse possibile. Un chiaro segno dell’impatto che l’inquinamento ha avuto sulla nostra terra“, scrive su Twitter il giocatore di cricket indiano Harbhajan Singh.
https://twitter.com/harbhajan_singh/status/1245992859263594497?s=20
Se consideriamo che non meno di 21 delle 30 città più inquinate del mondo si trovano nella gigantesca Asia meridionale, è facile immaginare come il lockdown del paese abbia contribuito a portare il livello di inquinamento a livelli incredibilmente bassi. Secondo la CNN, i dati del governo hanno dimostrato che la capitale dell’India, Nuova Delhi, ha visto un calo del 71% delle polveri sottili nocive (PM 2.5.). “Non vedo cieli così blu a Delhi da almeno 10 anni“, scrive sui suoi social Jyoti Pande Lavakare, cofondatrice dell’organizzazione ambientale indiana Care for Air.
Un miglioramento straordinario della qualità dell’aria, che permette a chi vive sotto quel cielo di poter vedere per la prima volta nella sua vita la Dhauladhar, parte dell’Himalaya, e non solo. Anche le stelle sono visibili di notte. “Non ho mai visto nulla di simile in questi ultimi tempi“, scrive l’attivista anti-inquinamento Sant Balbir Singh Seeechewal, e a sentire queste testimonianze viene subito da pensare al dopo, a quando tutto verrà messo nuovamente in moto, perchè sarebbe bello se gli abitanti di Jalandhar potessero vedere sempre, all’orizzonte, quelle enormi montagne innevate.
https://twitter.com/aapkaditya/status/1246673889112944640?s=20