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New York dice NO ai sacchetti di plastica usa e getta

New York è il terzo Stato federato degli Stati Uniti a dare una concreta svolta green alla propria economia. Dopo Hawaii e California, è stata firmata una nuova legge che vieta l’utilizzo, dal primo marzo, di buste di plastica usa e getta in tutto lo Stato di New York.

 

Una bella svolta ambientalista che potrebbe contribuire a scoraggiare l’utilizzo di plastica in generale e a demolire concretamente una vera e propria montagna di plastica: ogni anno, sono circa 10 miliardi i sacchetti che circolano nella sola New York City, mentre nell’intero Stato si parla di circa 23 miliardi sacchetti monouso l’anno. Cifre che fanno ragionare, soprattutto se si pensa che l’85% di questi sacchetti finisce per terra, disperdendosi nell’ambiente, o negli impianti di riciclaggio.

La legge, oltre a vietare la vendita di sacchetti di plastica monouso, prevede anche che i negozi vendano a 5 centesimi sacchetti di carta o che siano muniti di borse riciclabili disponibili da vendere per il cliente che non ne fosse già in possesso. Largo, quindi, a buste di carta e shopper riutilizzabili di tela (che tanto ora vanno anche di moda) e plastica, con una deroga, per il momento, per le spedizioni a domicilio.

La norma è comunque uno dei punti più discussi della legge finanziaria approvata da New York e, in generale, molti commercianti hanno protestato per il costo eccessivo che la rinuncia alla busta di plastica usa e getta comporta: si parla di 100mila sacchetti di plastica al costo di circa 2mila dollari di contro a 100mila sacchetti di carta al costo di 15mila dollari. Attualmente si prevede un periodo di tolleranza per far sì che tutti i commercianti si allineino alla legge. Per il futuro, invece, la multa sarà di 250 dollari. Ma, per il nostro futuro, questo ed altro.

(Fonti di riferimento: theSocialPost, Touring Club Italiano).

Claudia Mazziotta

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Claudia Mazziotta

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