Ambiente
di Giulia Montani 29 Ottobre 2019

Vivere senza supermercato e mangiare bene è possibile

Per mangiare bene e sano basta essere informati: tutto ciò che c’è da sapere

Nella patria della cucina, il cibo è sempre stato e continua a essere un aspetto fondamentale nella vita degli italiani.
Negli ultimi anni, il mangiare bene e sano si è legato al cercare soluzioni alternative alla classica spesa al supermercato, sempre più sentita come qualcosa di artificiale e indifferenziata.

La ricerca di alternative più sane ha condotto allo sviluppo di forme diverse di acquisto legate, ad esempio, al km0 e alla filiera corta.

frutta e ortaggi Zulio da Flickr - Foto di Zulio da Flickr

Ma cosa vogliono dire questi termini ormai tanto comuni quanto, forse, ancora poco chiari?
Partiamo con un po’ di terminologia:

Cos’è il CHILOMETRO ZERO

Il famoso km0 non è altro che un tipo di commercio in cui i prodotti vengono venduti nella stessa zona di produzione e quindi direttamente acquistati dal produttore.
Questo tipo di mercato ha spopolato soprattutto per la percezione di poter comprare un prodotto più genuino, grazie al fatto di sapere dove questo è stato generato ed evitare il sovrapprezzo legato al viaggio.

Cos’è la FILIERA CORTA

Con filiera corta si intende una filiera (rete o sistema di attività) con un numero ristretto di passaggi produttivi e d’intermediazione commerciale allo scopo di ridurre i costi al consumo dei prodotti.

È legata soprattutto ai prodotti ortofrutticoli e a quelli che non devono subire processi di trasformazione, come il riso.

Cosa significa BIO

Da Biologico, l’abbreviazione BIO va a indicare la coltivazione e l’allevamento solo tramite sostanze naturali e quindi escludendo tutto ciò che è chimico (insetticidi, diserbanti, concimi…) per salvaguardare la terra, l’acqua e l’aria.

food Lobo Wikimedia - Foto di Lobo da Wikimedia

Cosa significa GAS

Acronimo di “gruppi di acquisto solidale”, GAS rappresenta gruppi spontaneamente uniti dall’idea di associare i propri acquisti (prodotti alimentari o di largo consumo) ai valori di equità, solidarietà e sostenibilità.

Cosa significa CSA

Agricoltura sostenuta dalla comunità, questo il significato della sigla CSA con cui si concepisce il sistema che collega produttore e consumatore nel mondo del commercio alimentare, in un modo più stretto rispetto ai sistemi visti in precedenza in quanto, con il modello del CSA, il consumatore si ritrova direttamente a contatto con la realtà agricola considerata, condividendo la responsabilità della raccolta, aiutando con la manodopera, venendo informato direttamente dall’agricoltore sui prodotti a disposizione e ricevendo in cambio prodotti settimanalmente.

grano

Le soluzioni concepite da singole persone o da gruppi ristretti, sono varie ma simili nel fine raggiunto.
Da “Cortilia” a “Vivere senza supermercato” passando per “Alveare che dice sì”, le associazioni che si occupano di queste cose sono riuscite nel tempo a formare dal nulla qualcosa di nuovo che rivoluziona il modo di intendere l’acquisto di cibo.

Si torna all’idea di un’alimentazione il più possibile vicina a quella genuina e del “fatto in casa”.

Cosa fanno nello specifico? Vediamo di seguito i 3 progetti innovativi.

Food  Marco Verch da Flickr - Foto di Marco Verch da Flickr

Cortilia

Cortilia è la risposta a chi cerca sapori autentici e senza compromessi. Perché un grande piatto nasce sempre dalla scelta delle migliori materie prime

Nata a Milano nel 2011 e operativa dal 2012, Cortilia è un mercato agricolo online dove produttori e consumatori vengono messi in contatto tramite la rete.
L’idea è di otto ragazzi e coinvolge un numero veramente grande di persone:
– gli agricoltori che si mettono a disposizione e che vengono accuratamente scelti
– i collaboratori tramite cui avviene il trasporto a domicilio
– i compratori che si affidano a questo sistema e scelgono Cortilia per avere dei prodotti garantiti anche tramite certificazione biologica

Acquistando in base alla domanda, si ottimizza il consumo e si evita lo spreco, cosa sempre più importante.

Valutando l’aspetto economico, il discorso di Cortilia premia la qualità dei prodotti, aspetto fondamentale e non sacrificabile, tentando quindi di offrire un giusto prezzo per ciò che si compra.

Tra gli obiettivi principali, quello di creare più consapevolezza nel cliente e offrirgli il modo di conoscere il prodotto, chi lo produce e la sua storia.

Cortilia Cortilia sito - Foto dal sito ufficiale di Cortilia

L’alveare che dice sì

Ritroviamoci per comprare i migliori prodotti dagli agricoltori e dagli artigiani delle nostre regioni.

“L’alveare che dice sì” nasce nel 2014 a Torino con “L’alveare Bar Città” (nell’omonimo bar nel quartiere operaio di Mirafiori) ma, vanta una tradizione europea nascendo in Francia nel 2011 dall’idea di un ingegnere aerospaziale.

Distributore di prodotti agricoli locali, dopo due anni da realtà fisica diviene anche digitale.
Cosa fa L’alveare che dice sì? tenta di offrire alle persone il miglior strumento per mangiare meglio e sostenendo i produttori del nostro paese.

La società reale e virtuale che si è creata, riunisce ogni settimana nel luogo stabilito, produttori locali e compratori offrendo, in ogni stagione, i migliori prodotti della propria regione.
Ogni produttore ha un suo spazio di vendita dedicato che può gestire da sé. L’aspetto diverso da altre realtà è che il lavoro del singolo è in qualche modo connesso a tutti gli altri creando un sistema alimentare più giusto e più umano.

Alveare che dice sì L'alveare - Foto dal sito ufficiale di L’alveare che dice sì

Vivere senza supermercato

Disoccupazione, disperazione e presa di consapevolezza possono essere, in certi casi, una manna dal cielo come lo è stato per Elena che a 37 anni ha dato vita a “Vivere senza supermercato”.
Il progetto nasce come secondo grande cambiamento della sua vita: prima smette di fumare poi decide di smettere di usare i suoi soldi per cose inutili, dannose e senza rispetto per lavoratori o ambiente.

Nel 2015 parte il suo anno senza supermercati da cui si sviluppa il suo progetto, ora realtà concreta tanto quanto Cortilia o L’alveare che dice sì.

Anche Vivere senza supermercato mette a contatto diretto i responsabili di produzione e acquisto dando nuovo valore ai prodotti.
Il procedimento è simile a quello delle altre realtà raccontate. Andando online, si può accedere a una mappa nata dall’esperienza diretta di quattro ragazzi tra cui Elena.
Rispetto gli altri siti, sulla mappa potrete cercare aziende agricole, gruppi d’acquisto, mercati, negozi, produttori/trasformatori e altro ancora in base al modo che preferite usare per ottenere i prodotti migliori per voi.

vivere senza supermercato Vivere senza supermercato - Foto dal sito

Ricapitolando, se nella vostra vita iniziate a sentire l’esigenza di mangiare meglio, più sano e, perché no, in modo più etico, queste sono alcune delle possibilità con cui potrete attuare un cambiamento nel vostro stile di vita.
Vivere senza supermercato, come recita uno dei nomi di queste realtà alternative, essere più consapevoli del modo in cui si usano i propri soldi e della realtà in cui si vive, è possibile.
Informarsi e mettere da parte ogni timore è il modo migliore per iniziare!

COSA NE PENSI? (Sii gentile)

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