Come sappiamo bene, la plastica non è biodegradabile e inquina le acque per anni e anni, avvelenando e facendo morire piante e animali. Nonostante tutto, continuiamo a utilizzare enormi dosi di plastica, che spesso va a finire in fiumi e mari. Le campagne per la prevenzione e la sensibilizzazione non danno i frutti sperati e, mentre il pianeta soffre, sembra che la maggior parte dei suoi abitanti faccia finta di niente.
Che fare in concreto per fermare questa catastrofe? A volte si può iniziare dalle cose più semplici, evitando le buste di plastica mentre si va a fare la spesa, non disperdendo la plastica nell’ambiente e facendo più attenzione in generale. Poi ci sono le soluzioni geniali, quelle che potremmo avere sulla punta della lingua senza mai che vengano in mente.
Una, incredibile nella sua semplicità, è quella messa a punto dalla città australiana di Kwinana: installare le trash trap, cioè delle grosse reti molto resistenti, alla fine del tubo che manda l’acqua e i liquami in mare. Risultato: l’acqua viene filtrata e i rifiuti solidi non finiscono in mare.
Queste trappole sembrano essere molto efficienti, al punto che dopo un utilizzo di 4 mesi, hanno raccolto ben 370 kg di rifiuti e, evento che ha del miracoloso, nessun animale è stato intrappolato nelle reti.
Concludendo: trappole economiche raccogli rifiuti solidi, funzionano, non fanno male agli animali e salvaguardano l’ambiente. Perché non li adottiamo anche noi?
Per info più dettagliate: Stormy Water System, Oldcastle Infrastructure