greenpeace tonno mareblu
Ambiente
di Gabriele Ferraresi 23 Maggio 2016

Greenpeace protesta contro il tonno Mareblu spostando le scatole nei supermercati

Forse un fastidio per chi ci lavora, non per chi distrugge il mare

greenpeace tonno mareblu Greenpeace Italia Facebook

 

Partiamo da questo: l’organizzazione ambientalista Greenpeace fa non bene, fa benissimo a lottare per proteggere il mare dalla pesca distruttiva e indiscriminata. Peschiamo male, peschiamo troppo e i mari sono sempre più poveri, il Mediterraneo in primis, non lo dice Greenpeace ma studi su studi, uno degli ultimi pubblicato da Current Biology.

Il problema è quando per lottare e far valere le proprie ragioni si incasina la vita di chi non ha grosse colpe, ovvero i commessi dei supermercati. Già, perché cosa c’entrano Greenpeace, il tonno Mareblu, e i commessi dei supermercati? C’entrano, perché Greenpeace, sabato scorso, ha lanciato questo appello dalla sua pagina Facebook.

 

 

Non ci limitiamo a “rompere le scatole”, quando serve, le spostiamo anche! Dacci una mano a tutelare gli oceani dalla pesca distruttiva di Thai Union, proprietario in Italia di Mareblu: oggi o domani, quando vai a fare la spesa, sposta una o più scatolette di Mareblu, scatta una foto della scatoletta nei “posti più strani” e postala qui nei commenti e sul tuo profilo!“, questa la richiesta di Greenpeace. Eh?

La richiesta ovviamente non è caduta nel vuoto, anzi: ma ha dato il via a una serie di commenti non proprio di apprezzamento per l’iniziativa, volta in apparenza più a danneggiare probabilmente qualche lavoratore della gdo, che i pescherecci di Thai Union, o il Tonno Mareblu.

Oggi Google News presenta una valanga di articoli sul tema – sul tema del fail di comunicazione ovviamente, non sul tema della campagna di Greenpeace, o solo relativamente su quest’ultima – e su Facebook ci sono migliaia di condivisioni del post originale, che ha avuto anche un seguito, giusto ieri.

C’è chi ha suggerito metodi più intelligenti a Greenpeace, utilizzati per esempio in Francia

 

greenpeace tonno mareblu Cosa nasconde la tua scatoletta di tonno?

 

Chi invece ha fatto notare che forse non era proprio una grandissima idea costringere a far lavorare commesse e commessi dei supermercati per rimettere a posto migliaia di scatolette di tonno

 

greenpeace tonno mareblu  Gemma non è che abbia proprio tutti tutti i torti eh

 

E altri ancora che magari in un supermercato ci lavorano e hanno qualcosa da ridire

 

greenpeace tonno mareblu  Eh

 

Difficile dire se questa sia una di quelle occasioni in cui vale il proverbiale “bene o male, purché se ne parli”, ma di sicuro, senza questo grosso fail, se ne sarebbe parlato meno. Si è parlato del fail e non della pesca distruttiva e dei nostri mari, sempre più poveri e sfruttati? Forse. Ma intanto un po’ se ne è parlato. E quando c’è da vedere il bicchiere, ci sarà sempre qualcuno che lo vede mezzo pieno, e qualcuno che lo vedrà mezzo vuoto.

 

C'è anche qualcuno che difende l'idea di Greenpeace  C’è anche qualcuno che difende l’idea di Greenpeace

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