Una sentenza storica della Corte Suprema colombiana ha riconosciuto l’Amazzonia della Colombia come “entità soggetta a diritti”. In pratica, da oggi la foresta amazzonica colombiana avrà gli stessi diritti degli esseri umani, primo fra tutti quello alla vita.
Una buona notizia che non ha precedenti e che è stata possibile grazie a 25 giovani querelanti di età compresa tra i 7 e i 26 anni, che hanno fatto causa al governo colombiano, considerandolo incapace di fermare la distruzione dell’Amazzonia, mettendo a repentaglio il loro futuro e violando i loro diritti costituzionali a un ambiente sano, al cibo, all’acqua e in sostanza alla vita.
I giovani sono stati sostenuti dal gruppo per i diritti Dejusticia di Bogotà, che dopo la sentenza ha dichiarato “La decisione della Corte Suprema segna un precedente storico in termini di contenzioso sui cambiamenti climatici”.
La Colombia ospita una foresta pluviale grande come Germania e Inghilterra, che ha visto aumentare i tassi di deforestazione del 44% dal 2015 al 2016. La deforestazione è il motivo principale delle emissioni di gas serra che contribuiscono in maniera determinante al cambiamento climatico, danneggiando gli ecosistemi e le fonti d’acqua, portando il suolo al degrado.
La Corte Suprema ha affermato: “Senza un ambiente sano i soggetti legislativi e gli esseri viventi non saranno in grado di sopravvivere, per non parlare della salvaguardia dei diritti per i nostri figli e per le generazioni future.” Un segnale incoraggiante che vale la pena di seguire in tutto il mondo.
FONTE | Weforum