Ambiente
di Marco Beltramelli 27 Aprile 2021

WeeklyShop: 5 articoli per ridurre la plastica monouso

Cinque consigli per gli acquisti sul nostro shop scelti ogni settimana con un tema differente

Dagli anni 70, con la sua introduzione, la plastica ha dominato ogni ambito della tecnologia, da quello medico a quello alimentare. Le potenzialità della plastica sono infinite, ancora oggi, in molti settori questo materiale rimane insostituibile. Il problema della plastica risiede nell’utilizzo, spesso smodato, e nel riciclaggio ancora parziale che si attuano: le plastiche monouso costituiscono ancora il 40 per cento della produzione annuale. In questo articolo vi avevamo raccontato il recente emendamento del senato che prevede la messa al bando di alcuni oggetti in plastica monouso, un risultato raggiunto anche grazie all’impegno della onlus Marevivo, una svolta importante cui potete contribuire tutti con piccole azione che non costeranno nessuno sforzo alla vostra quotidianità.

Le reti da pesca sono il primo elemento per quanto riguarda l’inquinamento da plastica nel mare pixabay.com Le reti da pesca sono il primo elemento per quanto riguarda l’inquinamento da plastica nel mare

Cannucce in vetro:

Simbolo dell’effimero e del superfluo, le cannucce, proprio della loro natura ludica e usa e getta, sono diventate uno dei primi capri espiatori nella battaglia alla plastica . Molti locali delle grandi città hanno ormai abbandonato le cannucce, altri addirittura si proclamano plastic free, ma se proprio non volete rinunciare al supporto per sorseggiare il vostro gin tonic, questo kit è veramente carino.

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Spazzolino in bambù:

Gli spazzolini, ad esempio, sono un problema ben più grave delle cannucce. La stragrande maggioranza degli spazzolini sono costruiti in plastica e andrebbe cambiata ogni due mesi. Mi correggo, ogni due mesi andrebbero cambiate esclusivamente le setole. Per caso sostituite l’auto ogni volta che fate un cambio gomme? Con questo set di spazzolini in bambù con testine intercambiale fate bene all’ambiente e guadagnate in stile.

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Borraccia con infusore:

Le bottiglie di plastica sono uno dei primi fattori inquinanti, ma anche le bustine delle tisane utilizzate per preservare l’aroma del prodotto sono un problema da non sottovalutare. Ecco perché sarebbe sempre meglio optare per una versione sfusa del vostro the preferito. Confidando a casa abbiate già una borraccia e un infusore, con questo articolo prendete due piccioni con una fava.

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Spugna Cetriolo:

Sarebbe meglio scegliere prodotti e cosmesi eco friendly, optare per saponi e detersivi sfusi con flaconi ricaricabili. Ma chi hai mai pensato alle spugne? Le spugne sono prevalentemente costituite di polimeri espansi, ed usandole, per pulirci o per pulire, sono un vero e proprio ricettacolo di batteri, motivo che ne determina un ricambio costante. Conoscevate la luffa? La luffa è una pianta della famiglia delle zucche che una volta giunta a maturazione si secca e tagliata in due diventa un spugna perfetta. Questa specie di cetriolo è usato da secoli da tutti i popoli dell’area indo asiatica ma si adatta perfettamente anche al nostro clima ed è di facile coltivazione. Provale, se ti piace puoi sempre crescere un albero di spugne.

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Filtro per le microplastiche da lavatrice:

Certo, questo oggetto non ridurrà direttamente l’uso della plastica ma, posto nella vostra lavatrice, oltre a raccogliere capelli, lanuggine ed eventuali altri resti, filtrerà le microplastiche contenute nella gran parte dei vostri vestiti evitando finiscano in mare. È sufficiente no?

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E se invece vuoi andare a fare la spesa in maniera stilosa, puoi sempre acquistare una shopper ufficiale del MI AMI Festival.

 

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