Ieri, milioni di persone hanno seguito la diretta delle 19 ora italiana, in cui alcuni rappresentanti della NASA davano al mondo una di quelle notizie che fanno storia: a circa 40 anni luce dalla Terra è stato scoperto un sistema planetario nella costellazione dell’Acquario, che fa capo alla stella nana Trappist -1 e che vede ben 7 pianeti simili alla Terra, 3 dei quali si trovano nella cosiddetta fascia di abitabilità, cioè a una distanza sufficiente dalla stella perché si possa formare acqua liquida in superficie, e quindi la vita per come la conosciamo noi.
Con la tecnologia di oggi non possiamo visitare tali pianeti, ma coi telescopi di ultima generazione (e quelli di generazione successiva) siamo in grado di studiarne le atmosfere per riuscire a identificare organismi viventi. Una scoperta sensazionale che apre scenari fino a ieri fantascientifici e ci fa riflettere sui dubbi che da sempre attanagliano l’essere umano, dall’esistenza di Dio alla vita nell’Universo.
Bellissimo no? Qui casca il proverbiale asino, perché gli italiani si devono far riconoscere dappertutto, ma stavolta gli zaini Invicta e le cartacce per terra non c’entrano, si tratta di una caterva di commenti degli utenti Facebook alla notizia, sia in diretta con la NASA, sia su bacheche o sotto la notizia riportata dai giornali. In breve, questo annuncio è diventato per molti una barzelletta, per altri un motivo per attaccare Gentiloni e Renzi, così, a caso.
In diretta, mentre ascoltavo la conferenza stampa ho visto distintamente un commento in cui si faceva notare che in Italia dobbiamo andare subito alle elezioni, basta Renzi e basta soldi sprecati per queste cazzate. Ok. Non che dagli hater seriali ci aspettiamo qualcosa di buono, ma qui raggiungiamo vette di assurdità che non pensavamo mai di dover commentare. Cosa c’entra scrivere di Renzi e di Gentiloni agli astronomi della NASA, buon Dio?
La seconda grande tranche di commenti senza senso è quella che riguarda la tematica “Ma certo, scopriamo pure altri mondi, e al nostro chi ci pensa?”. Una valanga di post tutti uguali in cui i ricercatori della NASA si dovrebbero vergognare di fare il loro lavoro, invece di combattere boh, l’inquinamento o il cancro. La NASA.
Fortunatamente ci sono anche quelli che sanno bene come poter utilizzare i nuovi pianeti e decidono di toccarla piano.
Gran parte degli altri ha partecipato al rito collettivo della battuta, tirando fuori dal cilindro l’originalità della birra trappista, vista l’assonanza col nome della stella nana. Qui non sto neppure a mettere lo screenshot, se avete un account Facebook e una bacheca, ne avrete visti a centinaia ridere a crepapelle sulla stella piena di birra.
Siamo ormai così assuefatti alla polemica sterile da usare ogni notizia come pretesto per sputare sentenze o parlare della propria visione politica (che immaginiamo interessi ben poco a chi lavora nella NASA), oppure per dar fiato alla tastiera, buttando lì frasi a effetto che non hanno alcuna attinenza con la scoperta in sé, rivelando un’ignoranza abissale di fondo. Chiariamo alcuni concetti di base: la stella non è davvero piena di birra, nella nostra vita terrena con tutta probabilità non saremo in grado di raggiungere i nuovi pianeti, quindi non li inquineremo e in modo del tutto sicuro, non ci troveremo Renzi, Gentiloni né gli immigrati o i burocrati europei. Per rispondere all’ultima domanda, a occhio non dovrebbe esserci neppure quella cosa lì.