Rick Grundy e i suoi due amici hanno fatto l’impresa, di quelle veramente ardue. In 14 giorni hanno attraversato da Nord a Sud tutta l’India, dal confine col Pakistan fino quasi allo Sri Lanka. Fin qui tutto bene se non fosse, i tre hanno compiuto il viaggio a bordo di un’Ape car. Non esattamente quella della Piaggio, ma una sua consorella che di solito viene utilizzata per tagliare il prato. Potenza complessiva: 7 cavalli. Tutta vita. In tutto hanno percorso la bellezza di 3.218 km e si sono ripresi con la GoPro attaccata a un selfie stick.
Il tutto, per prendere parte alla Rickshaw Run, una gara per tutti i tipi di Ape car che partono all’avventura per tutta l’India, da Cochin a Jaislamer, e concludono il proprio viaggio dopo aver attraversato ogni tipo di paesaggio e aver gustato le specialità culinarie della zona durante le soste (e pure un bel po’ di meccanici, perché i veicoli non sono poi così affidabili).
Prima che il viaggio avesse inizio, i tre hanno pimpato l’esterno del loro veicolo. Un gruppo di pittori locali ha trasformato l’Ape in una sorta di aeroplano Spitfire della Seconda Guerra Mondiale, con tanto di ali (fortunatamente piegabili), elica e faccia con denti da squalo pronti a mordere l’asfalto. Ovviamente, si sono vestiti a tema, con giacche di pelle e occhiali da aviatore.
La corsa vedeva ben 90 partecipanti, con una sola regola: partenza e arrivo erano nello stesso posto per tutti, poi ognuno era libero di fare i giri che voleva, bastava rispettare l’arco di due settimane. Una corsa che a pensarci somiglia un po’ alla Wacky Race di Dick Dastardly e del cane Muttley, strampalata e all’avventura.
Il team di Grundy di solito viaggiava la mattina presto, sia per via del traffico minore sulle strade, sia per godersi le magnifiche albe indiane. I tre hanno scelto il percorso basandosi sulle bellezze che di volta in volta vedevano, sui paesaggi fighi e sulle possibilità di divertimento. Non si sono certo fatti mancare la sosta a Goa per fare il bagno. Durante il viaggio, l’Ape è andata fuori strada un bel po’ di volte e alla fine, per loro stessa ammissione, era parecchio rovinata.
Il viaggio, sicuramente unico e spettacolare, è documentato in questo video di un’ora che il team ha pubblicato su YouTube.
FONTE | mymodernmet.com