Il nuovo film di John Malkovich si chiama 100 Years ed è girato da Robert Rodriguez. Non potrete mai vederlo, se va bene lo vedranno i vostri figli, sempre che vengano inseriti in esclusivissima lista di 1000 persone scelte in tutto il mondo.
Vi spieghiamo meglio: il titolo, 100 anni, indica in realtà la data d’uscita: il 2115. È un’idea promozionale di Louis XIII, non il monarca, ma un cognac francese di lusso, le cui bottiglie rimangono ad invecchiare negli scaffali per un secolo esatto. Quest’anno si stappano quelle immagazzinate nel 1915, il prossimo giro lo si farà nel 2115. Da qui l’dea del film: “Luigi XIII è un vero e proprio omaggio al controllo del tempo – ha dichiarato Ludovic du Plessis, il direttore esecutivo di Louis XIII – abbiamo voluto creare un’opera d’arte che sappia esplorare il rapporto dinamico del passato, presente e futuro“.
Per scrivere il film, Malkovich ha fatto moltissime ricerche su futurismo, fantascienza, science fiction, approfondendo anche molta della letteratura dei primi del novecento che provava a immaginare il nostro presente: “Alcune previsioni erano stranamente davvero precise ma, ovviamente, per molti è una realtà inimmaginabile. Come lo è per tutti noi”, ha commentato.
Attorno al film vige un clima di completa segretezza. Non si sa nulla su trama o sul cast: le uniche informazioni che abbiamo sono quelle raccontate in un breve video dove Malkovich spiega il concept dell’operazione. E poi tre teaser, ognuno dedicato ad un’ipotesi di futuro diversa, dove recita anche l’attrice cinese Shuya Chang. Cosa molto importante, nessuno dei tre teaser rappresenterà davvero il film, giusto per ribadire che tutto deve rimanere segreto fino al 2115.
Ma chi avrà la possibilità di vederlo? Solo 1000 persone, quelle che secondo la Louis XIII saranno le più influenti nel prossimo secolo e a cui riserverà un esclusivo biglietto metallico (lo spedirà a tempo debito ai loro genitori). Si utilizzerà un vecchio proiettore conservato per l’occasione e si proietterà il film, appositamente girato su pellicola, direttamente nella distilleria dell’azienda.
Trovata promozionale a parte, ci domandiamo: quanto impegno ci metteranno Malkovich e Rodriguez nel produrre questo film dal momento che nessuno potrà vederlo – e meglio ancora: criticarlo – in loro presenza? Ai posteri l’ardua sentenza.
FONTE | io9.com