Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di dover cercare casa. Che sia quella affollatissima degli studenti fuori sede oppure quella della prima convivenza, del matrimonio, del vado a vivere da solo (sempre più difficile, visto il costo spropositato).
In quel caso, ci sono tre opzioni: casa di proprietà di famiglia, che è un gran colpo di c…lasse, affitto tra privati, affitto tramite agenzia. Negli ultimi due casi, dovrete leggere un po’ di annunci e poi confrontare le descrizioni con gli appartamenti in real life, per attestarne la veridicità oppure per farvi un po’ di risate amare.
Sì perché spesso, chi affitta o vende, tende a esagerare utilizzando aggettivi e formule facilmente confutabili nella realtà. Abbiamo scelto le più belle e le abbiamo tradotte per voi, così non ci cascate e continuate a cercare sereni.
1) Cucina abitabile = l’appartamento è la cucina
Il tranello linguistico è subito in agguato. Tutte le cucine sono abitabili, quindi cosa significa veramente? Con tutta probabilità, annunci di questo tipo sottintendono il fatto che la cucina sia anche sala, ingresso ed eventuale camera da letto. Perché se ci pensate, togliendo i party tipo Animal House, in cui non sai mai dove ci si risveglia, difficilmente si va a dormire nel cucinotto.
2) Stabile in contesto pittoresco = stai in mezzo alle gang di latinos
Il contesto pittoresco può prefigurare di tutto: dall’unica casa occidentale a Chinatown alla presenza di gang di latinos, fino agli indiani che fanno il curry alle 8 di mattina. Vuol dire tutto e niente, ma fa venire subito l’ansia. Potrebbe essere accanto a un ospizio per ex clown, a due passi dallo stadio delle corse dei cani, in una pista d’atterraggio per paracadutisti ciechi. Da scegliere solo se siete eccentrici di natura, altrimenti meglio stare alla larga.
3) Appartamento in contesto modesto-signorile = le case popolari
Dalla dicitura, uno s’immagina villette a schiera medio borghesi, ma in realtà quel signorile trae in inganno. Se ci si concentra sul modesto, si scopre che sono le case popolari. Palazzoni altissimi e bruttissimi oppure colorati a caso per farli sembrare simpatici, che di solito sorgono in una zona della città in cui poco prima era tutta campagna, con conseguente panorama di sterpaglie e fabbriche dismesse.
4) Soluzione abitativa particolarissima = uno sgabuzzino senza finestre
Ah, i superlativi, ricordano sempre un po’ le scritte sui muri dei bagni dell’Autogrill. In questo caso, particolarissimo significa uno sgabuzzino senza finestre in cui morire di claustrofobia durante la notte, per poi darsi un tono quando si invitano gli amici tirando fuori frasi come mi ero stancato della casa tradizionale, guarda qui che design dinamico e moderno. Suscitando la pena degli ospiti che poi tornano alle loro case vere.
5) Funzionale monolocale con ampio bagno = è più grande il bagno delle stanze
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Non so voi, ma quando pensiamo a un monolocale, ci viene subito in mente uno in stile Renato Pozzetto ne Il ragazzo di campagna, con le stanze retrattili, della grandezza di una cabina del telefono o poco più. In questo caso, un architetto bislacco ha creato un miniappartamento con un bagno enorme per farlo sembrare più appetibile, col risultato che sia inavvertitamente più grande della stanza principale e che gli amici in visita ci facciano sempre la stessa battuta: Ma perché non vai a dormire in bagno?
6) Ex ufficio situato in edificio storico = il manicomio abbandonato
Le case ricavate da esercizi commerciali o uffici le riconosci subito, per la strana disposizione delle stanze, per le vetrate e per il bagno che è sempre in fondo a destra. Tutto ok, finché non si scopre che la nostra era in realtà un ex mattatoio napoleonico o un vecchio ospedale psichiatrico dismesso, in cui durante la notte si sentono urlare le anime dei dannati.
7) Abitazione indipendente con ampio giardino da sistemare = una giungla
Pensate di dover dare una potatina alle siepi e di passare un paio di volte il tagliaerba, per poi avere il giardino dei sogni. In realtà, trattasi di boscaglia da guerriglia nel sud est asiatico con rami spezzati e alberi caduti. Tipo entrare a Carcosa, quella di True Detective, avete presente? Un bosco domestico in cui perdere automobile, motorino, animali domestici e persino parenti.
8) Rustico convertibile in appartamento = una stalla
Un modo carino e innocuo per celare la verità. In realtà si parla di una stalla da bonificare, abitata da animali da cortile e da insetti grossi come un piede umano. Quelle case che le vedi da lontano e maledici il giorno che hai deciso di venire via dalla città. L’odore suino non se ne va più, nemmeno dopo anni e d’estate ci trovi volpi e lupi, ormai abituati a fare razzia di animali da cortile da quelle parti. Di notte sogni la metropolitana affollata con nostalgia.
9) Ampio loft da ristrutturare = sono caduti i muri portanti
Quanto sarà bella la parola loft? Evoca immediatamente New York, ex magazzini che diventano appartamenti bellissimi e grandissimi, senza barriere. La libertà fatta casa. La si dovrebbe usare però nel contesto pertinente, non quando si vuol vendere un normale appartamento in cui sono cadute le mura portanti, che tenta di essere riciclato come una roba moderna e in realtà sarebbe da demolire.
10) Soluzione abitativa luminosa = che sia sotto un ponte?
Ah, la lingua italiana. È capace di sfumature che aggiungono barocchismo, altisonanza e nobiltà ad ogni cosa. Luminosa ok, la capiamo. Ma soluzione abitativa, in realtà, cosa sottintende? Una casa, un tendone, una capanna, un gazebo? Con una dicitura del genere può essere definito anche il dormire sotto i ponti. Al mattino poi sai quanta luce?