I media sono saturi di immagini di fidanzati giovani, sorridenti, atletici, fisicamente perfetti. Talmente finti da farti diventare cinico. Poi, ogni tanto, succede anche questo. Capita di imbattersi in una galleria di foto talmente tenere, profonde, emotivamente forti da spazzare via tutti i preconcetti che ti sei fatto sull’amore.
Quale sia la formula per far durare un’unione più di 50 anni, non è dato sapere. Certo, una bella percentuale bisogna attribuirla alla fortuna, quella di aver trovato la persona giusta tra tutte quelle che ti sono girate attorno e che lei/lui abbia corrisposto il tuo amore. Poi? Interessi comuni, voglia di condividere lo stesso percorso di vita, non darsi mai per scontati, in una parola: amarsi.
La fotografa Lauren Fleishman ha catturato l’essenza del sentimento, della tenerezza delle coppie che stanno insieme da più di mezzo secolo, in una serie chiamata “The Lovers”. Inizialmente Lauren avrebbe voluto scattare 50 foto, ma presto ne ha raccolte più di 100. Ha incontrato le coppie, ha chiesto loro di baciarsi e di ricordare il loro amore di gioventù. Ha tratto ispirazione quando ha letto le lettere d’amore che il bisnonno scriveva alla bisnonna durante la Seconda Guerra Mondiale.
Guardate qualche estratto da questo bellissimo progetto, di amore senza tempo:
FONTE | boredpanda.com
Yevgeniy e Lyubov Kissin: “Ci siamo incontrati ad un a festa da ballo, nel gennaio del 1938. Fui invitato da un mio amico che mi convinse ad andare dicendomi che ci sarebbero state tante belle ragazze. Un soldato ci provò con lei, ma le disse no. Io ero il secondo, avevo una divisa differente e ancora non sono sicuro se sia stata la divisa o la mia faccia a piacerle.”
Ykov e Mariya Shapirshteyn: “Qual è il segreto dell’amore? Io non rivelo i miei segreti a nessuno!”
Moses e Tessie Rubenstein: “Ogni giorno, mia moglie mi dimostra amore. Mi dice: ‘Ti ho già detto quanto ti amo oggi?’ Tutti i giorni. Me lo dice tutti i giorni.”
Leon e Harriett Bolotin: “Ho sempre saputo che sarebbe stata lei.”
John e Sherma Campbell: “Quando una storia inizia, pensi di essere già così pieno d’amore da non poterne provare altro, ma l’amore cresce, come cresce la persona, col passare del tempo e con le esperienze. A questo stadio della vita, lo amo ancora di più e non potrei immaginare di vivere senza di lui.”
Joseph e Dorothy Bolotin: “In amore, la passione non dura per sempre. Quindi direi di sì, che l’amore cambia. Direi che siamo ancora innamorati. Ora è fatto di piccole cose. Lui è un uomo straordinario.”
Fred e Fran Futterman: “I tempi erano differenti. Ci siamo incontrati nel 1939, eravamo senza soldi. La mia compagnia di amici si trovava in soffitta da Betty, una di noi. Non c’erano cose come appuntamenti o cene fuori. Non avendo soldi, ci godevamo la compagnia.”
Itig e Golda Pollac: “Ci siamo conosciuti prima della guerra ma non ci siamo mai parlati. Lui stava con altre ragazze perché era parecchio più vecchio di me e molto, molto bello. Lui faceva il sarto per vestiti da uomo. Una volta finita la guerra, lui andò a casa da mia sorella, mentre io ero lì con lei. A agosto di quest’anno faremo 63 anni di matrimonio. Io direi che l’amore cresce giorno dopo giorno.”
Jake e Mary Jacobs: “Jake mi disse: ‘Sarebbe mica possibile che ti sposassi?’ e io risposi ‘Possibile ma non probabile!’ Ecco come andò. Quando torno in Trinidad, i miei genitori tirarono un sospiro di sollievo. Ma mi scriveva sempre e diceva ‘Forse dovrei tornare in Inghilterra, da te.'”
Gino e Angie Terranova: “Non ci pensi ad invecchiare. Prima di tutto, invecchi insieme e quando vedi costantemente una persona, non ci fai troppo caso. Non è che vedi una ruga e il giorno dopo noti che è più profonda. Quelle cose accadono e basta, senza che tu ci faccia caso. Non ci penso tutti i giorni ‘Domani mio marito farà 83 anni e io 84… sono sposata ad un vecchio.’ E spero che lui faccia lo stesso.”
Jin Lin Chen e Lai Mei Chen: “Ci siamo incontrati in Cina. Io ero in vacanza in un’altra città e ci siamo visti solo per tre giorni. Vivevamo molto lontani a quel tempo. Quando tornai a casa, ci scrivemmo molte lettere. A quel tempo non c’era nemmeno il telefono! Per 5 anni ci siamo scritti lettere che ci mettevano 20 giorni ad arrivare.”
Aldo de’Spagnolis e Maria Filiozzi: “Quando l’ho vista per la prima volta, lei aveva 14 anni ed io 22. Ho forse pensato ‘È troppo giovane per me?’ No! Ancora oggi sembro un bambino! Sì, sono sempre giovane.”