Ci siamo. Anche quest’anno, la cena di Natale sarà il luogo dell’interrogatorio più imbarazzante. Arriveranno i parenti che non vedi proprio mai, tipo i lontani cugini dei genitori, quelli con figli che sembrano tutti meglio di te, oppure le prozie di 135 anni e sarà subito festa.
Si metteranno al tavolo, brindisi, come ti sei fatto grande e poi una raffica di domande odiosissime, alle quali risponderai farfugliando maledizioni azteche, indossando un sorriso di gomma ma in realtà dentro ti sarai trasfigurato in un famoso protagonista di film dell’orrore. Perché ci sta che tu abbia passato un anno di merda e che proprio per Natale tu non abbia voglia di ricordare a tutti che sei stato lasciato di fresco, che sei disoccupato o che anche a 30 anni preferisci indossare la felpa col cappuccio, che poi magari è quella che porta sfiga, vai a sapere.
Dunque, mandiamo l’RVM dei mostri in cui vi trasformate quando vi fanno quelle domande che non sarebbe il caso:
Perché non hai portato la fidanzata?
Ti sei poi laureato?
Perché non vieni alla Messa di mezzanotte?
Quando ce lo fai un nipotino?
Che lavoro fai (a parte il musicista/blogger/fumettista/grafico)?
Ora sei grande, è tempo di mettere la testa a posto eh?
Hai visto bello il film di Natale di Massimo Boldi?
Ma come, a 30 anni stai sempre coi tuoi? Ai miei tempi…
Come va la dieta?
Cosa fai l’ultimo dell’anno?
La regola aurea è: nel dubbio, fatti i cazzi tuoi.