Donne in cerca di guai, come diceva il poeta. Qualcuna ha ucciso per passione, altre sono state arrestate per difendere i propri fidanzati, perlopiù gangster del giro losco. Nei primi del novecento, fino agli anni del proibizionismo, se eri una donna agli arresti, la legge non era esattamente dalla tua parte.
Queste foto sono prese direttamente dai negativi originali, trovati negli archivi del Chicago Tribune e rappresentano alla perfezione un’epoca sregolata e altamente suggestiva.
FONTE | vintag.es
Gertrude “Billie” Murphy, 22 anni, viene portata in caserma perché sospettata dell’omicidio di Michael Stopec, nel 1927.
Delia Broderick, sospettata di aver nascosto l’arma con la quale suo cognato ha ucciso un poliziotto, nel 1932.
Tillie Klimek fu ritenuta responsabile dell’avvelenamento del suo terzo marito, nel 1923. Durante il processo, gli inquirenti scoprirono che Tillie aveva avvelenato più di 20 persone.
Emily Strutinsky entrò nella Chiesa di San Michele Arcangelo in Pennsylvania ed uccise il prete, nel 1923.
Jean Buttick e Anna Varich, due ladre di 15 e 16 anni, nel 1927.
Grace Druggan, 26 anni, era la moglie del barone della birra durante il proibizionismo. Fu processata per aver violato i termini per la custodia del figlio dopo il divorzio. Si suicidò buttandosi da una nave nel 1946.
Un uomo e tre donne arrestati per atti osceni in luogo pubblico nel 1937.
Frances Birch, 32 anni, colpevole dell’omicidio di Guy Tallmadge, non tolse mai gli occhiali da sole per tutto il processo, nel 1936.
Edna Roma fu arrestata perché durante l’epoca del proibizionismo nascose 30.000 $ di liquori nel suo bar.
Mae Blalock fu arrestata perché in possesso di ingenti somme di danaro sporco del fidanzato, il gangster Basil “The Owl” Banghart, nel 1934.
Pauline Plotka fu una disegnatrice di moda che uccise il proprio fidanzato perché lui non voleva sposarla, nel 1918.