“Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere:
il partito faceva il partito,
la federazione giovanile faceva la federazione giovanile,
l’ A.R.C.I. l’ A.R.C.I.,
i fonici i fonici.”
Così gli Offlaga Disco Pax in “Lungimiranza”.
Stessa cosa si potrebbe dire riferendosi alle tecnologie: c’era un tempo in cui i motori di ricerca ricercavano, i negozi online vendevano e i social network aumentavano gli iscritti. Cose semplici, lineari.
Da un po’ di tempo non è più così: la tendenza dei grandi attori della comunicazione e della tecnologia è quella di espandersi in ogni campo possibile. In particolare, i quattro grandi nomi del settore: Amazon, Apple, Facebook, Google. Amazon è passata in pochi anni da semplice store a produttore in prima persona di device di successo come i Kindle. Apple ha continuato a produrre smartphone, ha inventato il mercato dei tablet e si appresta a cambiare nuovamente il mercato della musica con iTunes Match. Google ha comprato Motorola, ha lanciato i portatili Chromebook e si è buttata anch’essa nel mondo della musica.
Manca Facebook, che finora si è concentrata nell’aumentare a dismisura i propri utenti e a offrire loro un prodotto in costante evoluzione. Potrebbe però essere arrivato il momento del grande passo in avanti.
La compagnia di Mark Zuckerberg sarebbe infatti pronta a realizzare il suo primo smartphone, ovviamente orientato alla condivisione e un’esperienza social. Tra le poche informazioni che si conoscono, il nome in codice HTC Buffy e il fatto che sarebbe basato su sistema operativo Android. Un secondo fronte caldo per il social network sarebbe poi il lancio di un software chiamato Facebook Messenger, che avrebbe come avversario diretto MSN Messenger, ovvero uno dei prodotti più diffusi di Microsoft. L’obiettivo sarebbe quello di sfruttare la grande base iscritti di Facebook per sferrare un attacco a Microsoft e tentare di rubare utenti a MSN.
Microsoft, però, non sta con le mani in mano: in questi giorni si fanno insistenti le voci del lancio del social network targato Windows. Il nome? Socl e presto potrebbe entrare in fase beta a inviti.