Alexa Meade è una giovane artista di Los Angeles, ideatrice di una tecnica pittorica fuori dal comune.
Adoperando vernici acriliche, l’artista dipinge direttamente sulla pelle di umani appiattendo la tridimensionalità dei loro tratti morfologici e convertendoli in “quadri” bidimensionali.
Una pratica recuperata dalla body painting, ma che riesce a tramutare un corpo reale in un’opera d’arte in grado di combinare fotografia, performance e pittura.
Varcando i confini di spazio, tempo e materia, l’artista dona ai corpi nuove gradazioni, sfaccettature e dimensioni, mediante una procedura accattivante e innovativa.
Quadri viventi in fuga dalla logica ordinaria.
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