Geek
di Mattia Nesto 24 Gennaio 2025

Il fascino surrealista di Clair Obscur: Expedition 33

Clair Obscur: Expedition 33 si è mostrato al Xbox Developer Direct e mi sono innamorato.

Ci sono stati pochi giochi come Clair Obscur: Expedition 33 in grado di catturare il mio animo, il mio gusto e, perché no, pure la mia curiosità. Il titolo, sviluppato dai ragazzi di Sandfall Interactive (un team composto da professionisti di Ubisoft fuoriusciti dalla major), pubblicato Kepler Interactive sarà distribuito da Bandai e, come è stato annunciato nell’Xbox Developer Direct, uscirà il prossimo 24 aprile. Ancora una volta questo videogioco è riuscito ad essere al tempo stesso affascinante per quanto concerne la direzione artistica e lo stile (nell’ultimo trailer, ad esempio, si sono accentuati ancora di più gli elementi surrealisti dell’art-design) ed anche (se non soprattutto) sul versante del combat-system che sembra, sul serio, un “rpg proveniente dal futuro”, un gioco di ruolo a turno che, finalmente, innova, come era dai tempi di Final Fantasy IX che non si vedeva (al di là di interessantissime innovazioni anche recenti come nel caso di Sea of Stars).

 

Una volta all’anno, la Pittrice si risveglia e inizia a dipingere sul suo Monolito. Dipinge il numero maledetto. E tutti coloro che hanno quell’età si tramutano in fumo e svaniscono. Anno dopo anno il numero cambia, e altre persone vengono cancellate. Domani la Pittrice si sveglierà e dipingerà il numero “33”. E domani noi partiremo per la missione finale: distruggere la Pittrice, in modo che non possa più dipingere la morte. Noi siamo la Spedizione 33. Con un solo anno da vivere, Gustave, Maelle e gli altri esploratori partono in una missione disperata per interrompere il ciclo di morte della Pittrice. Segui le tracce delle spedizioni precedenti e scopri il loro destino. Fai la conoscenza dei membri della Spedizione 33, che dovranno imparare a collaborare per sconfiggere avversari apparentemente insormontabili.

Vorrei un attimo soffermarmi sul combat-system che mi sembra meritevole di un approfondimento. Se è vero come è vero che siamo di fronte a un gioco di ruolo a turni la possibilità, attraverso la pressione di tasti ben delineati (non sto parlando di quick-time-event contestuali) per deflettere i colpi nemici, evitarli oppure realizzare degli “attacchi perfetti” dona dinamismo e aumenta le possibilità date in mano al giocatore. Non bisognerà più solo pensare in modo strategico, ma anche essere abili a premere il tasto giusto al momento giusto, donando quell’elemento “action” che i giochi di ruolo inseguono almeno dall’Active Time Battle di Final Fantasy. Vorrei aggiungere che, almeno per me, assolutamente a sorpresa durante la conferenza di Microsoft (il gioco comunque sarà disponibile anche per PS5) è stato rivelato che ci sarà l’over world e quindi l’impressione che avevo si è tramutata in una realtà aspettativa. Questo titolo potrebbe diventare il Final Fantasy IX – 2 che tanti, come me, attendevano da tempo. Appuntamento a fine aprile, quindi.

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