Libri
di Mattia Nesto 7 Giugno 2024

Io, lui e il gatto o anche della felicità domestica

Pubblicato da Bao Publishing Io, lui e il mio gatto è un’opera che solo all’apparenza vive di cliché.

Quando mi sono approcciato per la prima volta a Io, lui e il gatto, pubblicato nella linea Aiken da Bao Publishing, mi pareva abbastanza chiaro che cosa aspettarmi: una storia dolce, di una coppia di giovani fidanzati che si trovano, ora in modo più semplice ora in modo più difficile, a barcamenarsi nella vita domestica di tutti i giorni. E, intendiamoci, tutti questi temi e orizzonti di sentimenti ci sono in questo manga ma, diciamo così, inseriti e dosati in modo molto particolare. Innanzi tutto, nonostante una parte di me, lo ammetto, un po’ temesse questa sensazione, nelle varie vicende dei due protagonisti non c’è mai un’esagerazione nel dosare l’elemento della dolcezza, sempre molto presente ma anche sempre molto funzionale alla narrazione.

È importante provare empatia e tenerezza nei confronti dei due ragazzi perché, in buona sostanza, sono due ragazzi teneri e dolci, innamorati, profondamente l’uno nell’altra e che, nelle loro anche profonde differenze, si completano l’uno con l’altro. Ecco perché leggendo il capitolo dedicato “alla torta di Natale”, quello legato alla “mela di ceramica” o ancora quello con al centro “il sapore di casa” mi sono anche un po’ commosso, provando un sacco di bene nei confronti dei due. Loro sono una bella coppia, una coppia di persone che non dividono uno spazio comune ma che lo “moltiplicano”, rendendo quel divano dove, magari stanchi, si accoccolano alla sera una vera e propria plancia di comando di una ideale astronave di coppia. Fanno lavori differenti, con orari e ritmi differenti eppure il più possibile trovano sempre il tempo l’una per l’altro.

Io, lui e il gatto racconta, per davvero, una porzione tangibile di quella “felicità domestica” che come recita il famoso titolo molti di noi, se non tutti quanti, aneliamo. Se forse ho trovato fin troppo ridondante il riferimento a quella “primigenia” gita delle medie, che veramente era un po’ tanto tirata per i capelli, ho davvero apprezzato il ritmo di un manga che rischiava di essere “stucchevole come pochi e che invece mi ha piacevolmente intrattenuto anche per la grazia con cui sono tratteggiati i volti e in particolare gli sguardi dei personaggi. Quando il ragazzo torna a casa dal lavoro e la ragazza sa di avere comprato il suo dolcetto preferito, quell’attimo prima in cui il fidanzato chiede “cosa c’è da mangiare” è molto bello: lei è come se si pregustasse la sua reazione, “ridendo dagli occhi”, come una bambina, come una ragazza innamorata, come una persona felice. Ecco perché vi auguro anche a voi di trovare, quando alla sera rientrate a casa, una persona che vi ha comprato la vostra confezione di biscotti alla banana preferita.

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