Art
di Mattia Nesto 28 Maggio 2024

Fai bei sogni: è questo il mondo che sognavamo da bambine?

Fai Bei Sogni, è l’opera collettiva ideata da Silvia Clo Di Gregorio con il coinvolgimento di altre 13 artistə sul tema della resistenza alla violenza: sarà presentata in  occasione del Diversity Awards  al Teatro LiricoGiorgio Gaber, a Milano.

 

Una performance che è un’opera d’arte che è anche una presa di posizione filosofica verso la società e il mondo. Questa è la ratio di Fai bei sogni: è questo il mondo che sognavamo da bambine?, un’opera collettiva che sarà presentata quest’oggi a Milano con un significato veramente importante, una specie di denuncia artistica nei confronti di un tipo di mondo che, a conti fatti, è molto diverso da quello “che abbiamo sognato”.

L’opera collettiva è un grido di denuncia contro le ingiustizie del nostro tempo che ogni giorno ci investono, ci coinvolgono e spesso ci fanno sentire complici: dal genocidio in Palestina alla censura dei corpi femminili in Iran, dalla prigionia di Ilaria Salis in Ungheria fino alle violenze inflitte nel nostro stesso paese contro donne,persone non conformi, disabili e razzializzate. La violenza, in tutte le sue forme, è il filo conduttore che unisce queste storie. La resistenza alla violenza patriarcale edistruttiva è il tema generale, la risposta, ciò che possiamo unicamente immaginare (forse sognare), attraverso l’arte e l’informazione. Fai Bei Sogni si compone di un vestiario intimo e di connotazione tipicamente femminile, una camicia da notte bianca come una tela su cui sono esposti i lavori della sarta Alessia Fregonese e delle illustratrici: Pamcoc, Alpraz, Giuseppe Laselva, Manuela Mapelli, Vanessa Apotropaike, Elena Beatrice, Susanna Morari, MG

 

Ideazione e corpo di Silvia Clo Di Gregorio

Fotografia e creatività Lisa CarlettaMUA & Hair Elisabetta Panziroli

Art direction Micaela Flenda

Handmade backdrop Frogslab – Alessia Fregonese

Attrezzatura di Fioriartificiali, Kumamilano e Nic Salvatori

Assistente di produzione Emanuele Raschitelli

 

Grazie a Samuele Galli, Lino e Mara Palena di Fioriartificiali, Taddeo e L’orto del villano e Luca Taccardi

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