I The Game Awards hanno decretato Baldur’s Gate III il gioco dell’anno 2023.
Alla fine, dopo uno show va detto abbastanza clamoroso, Baldur’s Gate III è il vincitore del The Game of the Year 2023. Un riconoscimento “mica da ridere” per la casa di sviluppo, quei Larian Studios veri e propri maestri nel tradurre in videogioco le meccaniche di Dungeon&Dragons. Perché, in soldoni, questo è BGIII: un meraviglioso e sontuoso gioco di ruolo in cui la narrativa è funzionale al gameplay e dove la possibilità di scelta sono pressoché infinite.
La palma del vincitore è davvero meritato per un gioco che, in produzione ormai da lungo tempo, è uscito lo scorso inizio agosto su PC e successivamente anche su PlayStation conquistando giocatrici e giocatori di tutto il mondo. Per altro i belgi di Larian si portano a casa anche altri riconoscimenti, tra cui Best Performance con Neil Newbon nei panni di Astarion (uno dei pg originali più amati dalla community), Best RPG (forse il premio “più scontato” di tutti), Best Community Support, Best Mutilpayer (sicuramente quello se non più inaspettato sicuramente quello meno dato per certo di tutti) e infine Players’ Voice.
Nel 2023 che ha visto una vera e propria fioritura di titoli memorabili, come ho avuto modo e occasione di ribadire a più riprese su queste pagine, la palma di gioco dell’anno per Baldur’s Gate III non solo è qualcosa di oggettivamente meritatissimo ma anche e soprattutto un riconoscimento per i Larian Studios che, al di là della propaganda o del marketing, è un esempio “sano” in un’industria, posso dirlo, “piuttosto malata” come quella del videogame. Ricchissima, grandissima, fortissima, certo, ma anche malata.
Qui un utile riassunto di tutti i premi