Libri
di Mattia Nesto 17 Luglio 2023

Hitomi, spirito guerriero

Hitomi, albo di Oblomov scritto HS Tak e disegnato da Isabella Mazzanti, è un’esplosione di colori in salsa samurai.

La copertina di Hitomi  La copertina di Hitomi

Una storia come Hitomi, volume autoconclusivo pubblicato da Oblomov in un formato di grandi dimensioni, mi ha stupito in positivo per almeno due regioni. Innanzitutto la giovane protagonista delle vicende di vendetta& redenzione del fumetto non è stereotipata per essere presentata come la “classica” eroina forte che va tanto di moda in certe pubblicazioni contemporaneo. No, tutto il contrario. Immersi in un mondo che si prende, comunque, sul serio la giovane aspirante samurai ha precise motivazioni che l’hanno portata ad essere una “ammalupi” senza pietà. Da piccola infatti ha perso i genitori durante una razzia a casa sua operata da un misterioso e spaventoso samurai “del colore della barbabietola”.

Lo stile di Hitomi fumettologica.it Lo stile di Hitomi

Questo “samurai-barbabietola” diventerà ben presto il co-protagonista mettendo bene in scena un gioco fatto di rimandi durante i quali la grande esperienza e la mancata di fatalismo del samurai esperto vanno spesso a cozzare con la rabbia bruciante della giovane, producendo effetti esplosivi. Effetti che poi verranno mutuati anche nello stile artistico, una specie di rilettura in chiave molto personale e “proprietaria” dell’arte giapponese tradizionale.

L’inizio di Hitomi fumettologica.it L’inizio di Hitomi

Il volume di Oblomov ci permette di diventare spettatori di una violenta storia di vendetta, redenzione e, quasi in modo scontato, redenzione. Anche dal punto di vista dei dialoghi ho apprezzato Hitomi ma è appunto il trattato grafico, in questo caso, a governare il tutto.

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