Geek
di Mattia Nesto 12 Luglio 2023

Garlic, un platform cattivo e pieno di stile

Giocando sul filo della nostalgia, Garlic è un platform di sorprendente bellezza.

Garlic, il nostro eroe  Garlic, il nostro eroe

So perfettamente come non possa essere il “genere” né la direzione artistica più popolare di questo mondo ma, dal primo momento in cui ho visto i primi screen e teaser di Garlic, me ne sono innamorato. Il titolo sviluppato da Sylph è una sorta di ode ai platform da cabinato di sala giochi, con un’estetica particolare e volutamente scarsa, che ben si sposa con il nostro protagonista, una sorta di uomo-aglio alle prese con un’avventura, forse, più grande di se stesso.

Grazie a un sapiente game e level-desingn questo hardcore platform si sposa benissimo con la portabilità di uno Steam Deck o di un Nintendo Switch ma anche a schermo, personalmente l’ho provato su Xbox Series X, è, quasi sorprendentemente, molto ma molto bello da vedere. Se infatti, sin dai primi “passi” nel mondo di gioco, Garlic si presenta come un titolo dal gameplay sopraffino nonché arduo e impegnativo soprattutto per il giocatore poco avvezzo al genere di riferimento, la “creatura” di Sylph è anche bellissima da vedere. Attraverso la già citata direzione artistica tutta volta a togliere piuttosto che ad aggiungere, questo indie-game certifica la sua essenza di “piccola/grande perla” del panorama videoludico che, anche stante il costo di 13.99 euro vi invito a giocare.

Considerando perciò il gusto piuttosto particolare della produzione, un titolo del genere, per la mia sensibilità e gusto, si merita un 8.3 granitico, anche e soprattutto per via del fatto che offra un gameplay stratificato e vario, oltre che congruo e aderente alle regole del genere di appartenenza. Una piccola/grande perla, davvero!

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