Con Starfield e le sue esclusive Xbox Microsoft ha dimostrato tantissimo.
Starfield ha cominciato il Microsoft Showcase dimostrando, finalmente, come Xbox sia assolutamente centrale in questa nona generazione che, nonostante tutti i ritardi e le delusioni, oltre che quella che è stata, a conti fatti, una falsa partenza o, meglio ancora, una non partenza, pare essere sul punto di sbocciare. I titoli presentati infatti durante lo showcase, con i più i corposi 45 minuti dedicati all’esclusiva di Bethesda, hanno davvero fatto battere il cuore degli appassionati. Considerando che i videogiochi saranno tutti disponibili su Game Pass, al day one, pare proprio essere qualcosa di clamoros.
Certo non tutto è stato eccezionale e, ad esempio, per quanto ci si fidi di Obsidhian senza ombra di dubbio un videogioco come Avowed, per quanto magari avrà una gran gran trama non ha di sicuro impressionato per il comparto tecnico. Tuttavia è ancora molto presto e vedendo Fable 4 e South of Mifdnight sicuramente si è deciso di puntare forte anche e soprattutto sul comprato “grafico” a questo giro.
Rispetto allo show di PlayStation, Xbox si è dimostrata più decisa e centrata, con titoli che erano usciti dai radar come Fable 4, presentato con un filmato in engine veramente impressionante. Poi, certo, un nuovo filmato di totale assenza di gameplay per Hellblade: Senua’s Sacrifice 2, nonostante il “solito” impressionante impatto artistico ha fatto un po’ storcere il naso. Però, ad esempio, la nuova esclusiva Atlus, Metaphor: ReFantazio mi è davvero sembrato una incredibile ibridazione tra Persona e Shin Megami Tensei, con un’eleganza e particolarità della direzione artistica veramente rara.
Oltre a un Microsoft Flight Simulator 2024 stupendo, ovviamente, Starfield ha rubato giustamente la scena, con in più la notizia dell’uscita il prossimo 6 settembre. Il titolo di Bethesda pare, sul serio, essere un mash-up di Mass Effect, No Man’s Sky e, naturalmente, un Elder Scrolla: Elder-Mass-Skylike? Beh, nonostante tutto, e dovendolo provare per forza di cose, l’approfondimento ha presentato un videogioco incredibile sotto tutti i punti di vista, con qualche limitazione di troppo alle animazioni facciali è vero, ma con una profondità di approcci da “puro wrpg” che fa davvero battere forte il cuore degli appassionati. E poi anche lo shooting non pare proprio malaccio e la personalizzazione delle astronavi e degli insediamenti regalerà, ne sono sicuro, ore e ore di lieto gameplay.
Insomma, tirando le fila, un evento eccellente che mi fa sorgere una domanda: e se la corsa al GotY 2023 non fosse così scontata? Forse che forse Tears of the Kingdom si dovrà contendere l’ambito titolo proprio con la stella più luminosa del firmamento Xbox, ovvero Starfield? Beh, chi vivrà, giocherà no?