Horizon Forbidden West: Burning Shores è un dlc che arricchisce di molto l’esperienza del gioco base.
Burning Shores, dlc di Horizon Forbidden West, riesce, esattamente come per quello di Horizon Zero Daen, Frozen Wilds, a rendere il gioco base migliore. Sappiamo tutti come la saga di Aloy, firmata da Guerrilla, abbia, diciamo così, un destino legato al lancio piuttosto fortunato: se infatti il primo capitolo era uscito lo stesso giorno di Breath of Wild, questo è stato pubblicato in contemporanea con Elden Ring. Essere affiancato a due veri e propri mostri sacri del gaming moderno non è che abbia granché giovato a Horizon che però, passettino dopo passettino, si è conquistato un importante posto nel cuore degli appassionati, oltre che nell’ecosistema Sony. Per capire il valore di questa produzione vi basti pensare a un dato di fatto: Aloy è uno dei pochissimi personaggi che praticamente fin da subito è diventato un “volto” iconico per PlayStation. E dire che questo non è da tutte, anzi, ormai i personaggi iconici si contano sulla punta delle dita. E invece la “guerria dai capelli” di fiamma ce l’ha fatto, significando la sua importanza e valenza nel gaming contemporaneo.
Poste le basi per il ragionamento, questo dlc di Forbidden West, Burning Shores è un ottima aggiunta al gioco base, che lo rende ancora migliore sotto praticamente tutti i punti di vista. Il Decima Engine è ancora, a distanza di anni, un motore di gioco che lascia stupefatti per la qualità grafica e estetica che può raggiungere e la Los Angeles post-apocalittica, in preda a improvvisi quanto titanici effluvi di magma e lava è da perdere la testa. Ancora una volta il combattimento contro le “bio” macchine è qualcosa che, almeno dal mio punto di vista, non annoia mai neppure dopo centinai di ore di gioco. Anzi, il dlc è stata, ve lo confesso, l’occasione per ripartire completamente da zero con la mia avventura assieme ad Aloy. Infatti, come credo molti, anche io sono stato completamente travolto da Elden Ring quando è uscito e non avevo dato il giusto onore al videogioco di Guerrilla.
Senza entrare nell’assurda, quanto triste e inquietante, polemica legata a un dlc troppo “politicamente corretto” (in queste ore si stanno leggendo di ogni su Reddit e francamente preferisco stendere un velo pietoso) Burning Shores è un’espansione validissima, che si merita un robusto 8.2 senza se e senza. Da appassionato del mondo di Horizon e ricordando come Call of the Mountain sia, ad oggi, la migliore esperienza con il visore VR2 di Sony e uno dei migliori titoli per la realtà virtuale, vi invito a scoprire ed esplorare con Aloy uno degli open world tradizionali meglio rifiniti di sempre e, a conti fatti, quello graficamente più impattanti. Di sicuro, oltre che la speranza di una data di lancio più fortunata, l’augurio per il team Guerrilla di rendere il combat-system ancora più stratificato. Le aggiunte di questo dlc non solo sono gradite ma sono veramente molto migliorative (come l’attacco agganciato, ad esempio) e vanno nella giusta direzione. Se anche la storia e sceneggiatura riescono a fare un salto in avanti (anche se le quest secondarie di questo gioco sono veramente “un altro mondo” rispetto al primo) il possibile/futuro “Horizon 3” potrebbe fare definitiva breccia nei vostri cuori.