In Italia l’abbandono di edifici privati e commerciali è un fenomeno che sta aumentando notevolmente negli ultimi anni.
Nel 2017, secondo l’ultima indagine Istat, in Italia sono 7 mila gli edifici abbandonati, tra cui teatri, fabbriche, cinema, ospedali, monasteri, uffici e case vuote. Il 60% dei beni culturali architettonici italiani risulta essere in stato di abbandono e la loro distruzione potrebbe costituire non solo una grave perdita culturale e artistica per il nostro paese, ma anche una mancata occasione di recupero degli edifici, per un loro riutilizzo da parte di giovani o di realtà culturali e sociali distribuite sul territorio.
Gli spazi vuoti e inutilizzati servono poco. Lasciare che aumentino è un grande spreco di spazio e opportunità, ma è anche la dimostrazione di un paese che abbandona al degrado la sua cultura e la sua storia. Fortunatamente ad oggi in Italia esistono associazioni e gruppi di cittadini privati che hanno deciso di salvare questa parte d’Italia abbandonata, individuando modi diversi per migliorare la situazione attuale e portarla all’attenzione del grande pubblico.
Urban exploration e ascosi lasciti
Urban exploration, o urbex, è un fenomeno di esplorazione urbana di luoghi abbandonati, solitamente poco accessibili e dimenticati dalla quasi totalità delle persone. Luoghi meravigliosi, veri e propri gioielli di architettura con un grande valore artistico, nei quali ci si infiltra, spesso illegalmente, con l’obiettivo di esplorarli e fotografarli.
Chi fa urbex è una persona che ama il bello, anche quando è rovinato, che ha a cuore il patrimonio culturale e artistico italiano, un collezionista di luoghi dimenticati che meritano una maggiore considerazione da parte dello stato e del grande pubblico.
L’obiettivo primario è individuare luoghi abbandonati che attirano la curiosità, per poi fotografarli e immortalarli attraverso video che verranno utilizzati per divulgare la conoscenza e la bellezza degli edifici. Si tratta di un modo alternativo per rendere le architetture a disposizione di tutti e permettere alle persone di visitare virtualmente delle strutture che sono inagibili da anni, ma possono ancora stupire ed emozionare.
Fare urbex è diventato un modo per segnalare i luoghi abbandonati e cercare di salvarli dal decadimento, una semplice soluzione per non perdere delle vere e proprie meraviglie. Non solo ci si incarica di valorizzare questi edifici sui social, ma spesso si cerca di realizzare campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi oppure di dare vita a progetti molto più grossi come il caso di Ascosi Lasciti.
Ascosi Lasciti è un’associazione culturale che nasce con l’obiettivo di condividere foto e storie di luoghi abbandonati e nascosti italiani ma non solo. Il loro obiettivo è mostrare le rovine di città fantasma, di sotterranei ed edifici dimenticati, informando, denunciando e rendendo consapevoli le persone dell’immenso patrimonio immobiliare che rischia di scomparire per sempre.
Con un team di fotografi, giornalisti, esperti di arte, storia e architettura, Ascosi Lasciti riscopre e riporta l’attenzione su luoghi meravigliosi ricchi di storie e misteri: ville abbandonate in cui è ancora possibile vedere bellissimi corridoi affrescati, strutture industriali con curiosi capolavori meccanici oppure chiese maledette e inquietanti.
Per ogni edificio visitato dai membri del team, Ascosi Lasciti pubblica sul sito un articolo con la descrizione del luogo, la storia di chi ci ha vissuto e le foto scattate. Per tutelare gli edifici da possibili atti vandalici raramente viene segnalata anche la precisa localizzazione.
Se volete iniziare a conoscere uno dei luoghi riscoperti da Ascosi Lasciti, vi consiglio di iniziare con la storia della chiesa maledetta o il racconto del palazzo decadente di Lady Diana.
Trovare luoghi abbandonati da esplorare non è molto semplice e spesso è persino illegale poiché si tratta di edifici privati o chiusi al pubblico perché ormai fatiscenti. Se però siete persone curiose e volete iniziare ad approcciarvi a questo tipo di attività, perchè i luoghi decadenti e ricchi di storia vi affascinano, date un’occhiata a questa breve guida dove sono segnalati 5 edifici abbandonati, ma visitabili senza problemi.
Riusiamo l’Italia per salvare l’Italia abbandonata
Non solo riscoperta, ma anche riutilizzo. Fotografare per valorizzare può essere la soluzione al degrado degli edifici, ma cosa farsene di tutti gli spazi vuoti che si trovano nel nostro paese, compresi quelli che non hanno nessun valore artistico? È la domanda che si è posta la fondazione Riusiamo l’Italia, nata nel 2019 per promuovere il riuso di spazi dismessi.
Obiettivo della fondazione è recuperare edifici abbandonati per poi affidarli a start up culturali e sociali. Riusiamo l’Italia permette ai proprietari e ai riutilizzatori, ovvero i soggetti interessati a iniziare attività di tipo culturale o sociale, di entrare in contatto tra loro: i proprietari segnalano il proprio immobile dismesso all’interno di una piattaforma e i “riutilizzatori”, secondo le linee guida indicate dai proprietari e con l’aiuto della fondazione, propongono un progetto (sociale, culturale, sportivo, educativo o di sviluppo locale) che permetta all’edificio di essere rivissuto e riattivato attraverso nuove modalità di riutilizzo.
Questo progetto non solo permette una riqualifica degli edifici, delle periferie e dei territori, ma favorisce anche una maggiore occupabilità, soprattutto giovanile, nei settori culturali e creativi. Secondo lo studio della fondazione, il recupero degli edifici abbandonati può portare a infinite opportunità per il rilancio e il futuro del nostro paese, tra cui una rigenerazione urbana, una maggiore vivibilità degli spazi pubblici oltre che a una valorizzazione del patrimonio culturale.
Sul sito di Riusiamo l’Italia è possibile trovare la lista degli spazi in disuso, con il relativo contatto dei proprietari, e un elenco dei progetti ai quali fino ad ora ha lavorato la fondazione.