Il prossimo film di Spike Lee sarà un musical sul Viagra

Dopo un articolo di Esquire, il regista americano ha deciso di omaggiare una delle scoperte più importanti degli ultimi trent’anni

Nelle ultime settimane si sta parlando molto dell’azienda farmaceutica Pfizer per via del vaccino contro il Covid-19. Negli anni la casa farmaceutica è arrivata all’apice, grazie alla commercializzazione della famosa pillola blu: il Viagra. Per omaggiare la scoperta che ha cambiato la vita di molti uomini, il regista Spike Lee ha pensato di omaggiare tale evento con un musical. Il film sarà basato su un articolo del 2018 pubblicato da Esquire,All Rise: The Untold Story of The Guys Who Launched Viagra“, il quale documenta la scoperta del farmaco magico.

Una storia lunga trent’anni

Il farmaco è stato testato per la prima volta nel 1989 da un gruppo di chimici che cercavano sostanze adatte al trattamento dell‘ipertensione arteriosa e dell‘angina pectoris. Il farmaco ebbe scarsi risultati su tali patologie, ma, a sorpresa, scoprirono che era efficace nel trattamento della disfunzione erettile. Dopo alcuni anni di ricerche sul trattamento contro questa disfunzione, nel 1998 fu commercializzato per la prima volta e prese il nome di viagra.

L’adattamento cinematografico, infatti, parlerà dei protagonisti di questa scoperta: Rooney Nelson, giovane specialista del marketing alla Pifzer, e del dottor Sal Giorgianni, consulente medico, e delle loro battaglie contro ogni diffidenza sanitaria, morale e politica per la commercializzazione del loro prodotto.

La storia del viagra in chiave pop

Oltre alla firma del regista di Malcom X, il progetto vedrà anche la firma di Kwame Kwei-Armah. Sarà prodotto da Entertainment One e avrà le musiche scritte da Stew Stewart e Heidi Rodewald. Quello di Lee è il primo musical e, nonostante gli innumerevoli film, ancora oggi ringrazia sua madre per la sua passione per il cinema.

“Essendo il più grande di cinque figli, accompagnavo mia mamma al cinema, che grazie al cielo non stava ad ascoltare le mie lamentele sui musical. E nel mio quarto decennio da regista dirigerò finalmente uno Spike Lee joint tutto danzate e cantante. Non vedo l’ora.”

 

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