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di Elisabetta Limone 22 Novembre 2019

I sorprendenti risultati raggiunti dall’aeroporto di Bologna nel 2019

Il 2019 è stato, per l’aeroporto Marconi di Bologna, un anno di grande crescita. Complici gli investimenti capillari per il potenziamento delle infrastrutture e un piano di gestione ambientale per ridurre l’inquinamento generato, i dati per quest’anno hanno segnato un forte aumento sotto ogni aspetto per l’aeroporto bolognese.

Un trend in crescita

A partire dai ricavi totali generati per il 2019 – ben 94,5 milioni di euro, la cui crescita rispetto all’anno precedente risulta del 13,6%, grazie alla forza congiunta di cambiamenti ai servizi aeronautici e ai servizi non aeronautici – tutti i dati dell’anno corrente sono in crescita. Il flusso di passeggeri, aumentato dell’11,4% paragonato al 2018, è cresciuto per via dell’introduzione di nuove rotte e il rinforzamento di quelle già esistenti, con frequenze di volo più assidue a beneficio delle tratte più richieste, e l’introduzione di alcune destinazioni che risulteranno indubbiamente utili, come quella Bologna-Trapani prevista da Ryanair per il 2020 e Bologna-Istanbul della Turkish Airlines che andrà, quindi, ad aggiungersi alla stessa rotta offerta dalle altre compagnie di volo e altri collegamenti settimanali per Crotone, Tel Aviv, Bordeaux, Santander, Podgorica, Fuerteventura e Marsiglia.

Non solo il flusso, ma anche la tendenza internazionale dell’aeroporto va espandendosi, con il 79,1% di passeggeri su voli internazionali, in salita del 2,4% rispetto il 2018. Unico dato in discesa è il traffico merci, -6,4% in comparazione con l’anno scorso, causato da problemi del settore cargo imputabili alle tensioni internazionali e le conseguenti tensioni commerciali.

Risultati che, comunque, erano previsti e sperati, con delle infrastrutture potenziate e in corso di miglioramento, e un piano ambientale e cittadino, ora più che prima da seguire rigorosamente per assicurare la riduzione dell’inquinamento acustico e l’impatto ambientale dell’aumentato traffico aeronavale.

Piani per la cittadinanza e l’ambiente

L’aver introdotto nuove rotte, così come il flusso maggiorato di passeggeri, è un ottimo segnale per l’economia dell’aeroporto, ma fonte di disagio per la cittadinanza, le cui abitazioni sono nei pressi della zona aeroportuale, oltre che alla necessità di far fronte a un inquinamento ambientale di un certo livello.

Le prime misure che saranno adottate saranno, quindi, relative alla monorotaia, di collegamento fra la città di Bologna e l’aeroporto, la quale subirà una conversione elettrica totale, ma di particolare importanza sarà la creazione di un bosco di 89 ettari per assorbire l’inquinamento delle aeronavi e l’installazione di impianti di energia rinnovabile, oltre che la sostituzione dell’intera illuminazione con tecnologia LED.

Il target fissato dal Marconi per il 2023 è la riduzione del 93% delle emissioni, oltre che delle ripartizioni di partenze e arrivi, con conseguenti orari di punta ridotti e una sostenibilità del rumore più elevata.

Spese maggiori, servizi migliori

Per quanto riguarda i dati delle spese, per via delle maggiori necessità dell’intera struttura, sono anche quelle in aumento rispetto al 2018. La gestione è salita a 58,1 milioni di euro, l’8,1% in più dei 53,9 milioni dello scorso anno. Questi aumenti riguardano, in particolare, le maggiori spese di costruzione, gli investimenti maggiorati per migliorare servizi e infrastrutture e il nuovo personale assunto, con una spesa, per quest’ultimo, maggiorata dell’8,9% proprio a causa delle nuove assunzioni. Ricavi in crescita, ma anche i costi.

Proprio riguardo gli investimenti, 10,5 milioni di euro sono stati investiti nel Masterplan aeroportuale, mentre 1,4 milioni appartengono a spese di rinnovamento e manutenzione degli impianti e delle infrastrutture.Per quanto riguarda i servizi, i parcheggi aeroporto Bologna sono inclusi nei vari fattori in crescita per prodotti non aeronautici, insieme a servizi ai passeggeri, retail e advertising e real estate. Grande importanza è stata data alla gestione degli spazi per i parcheggi, con un progetto di potenziamento della viabilità perimetrale e la sopraelevazione del Parcheggio Express.

Punto fondamentale della buona riuscita del progetto è, infatti, il poter posteggiare con facilità, senza doversi preoccupare di trovare posto e potendo, quindi, facilmente accompagnare o accogliere i passeggeri e sistemare i bagagli.

Un aeroporto moderno, con voli di linea e low-cost

L’aeroporto Marconi di Bologna è ormai ben assestato, con molte tratte realizzate da compagnie low-cost e altre di linea, le quali, ormai, propongono moltissime destinazioni estere come Philadelphia, Helsinki, Tirana, Tsibisi o Amsterdam. Nonostante questo, comunque, gran parte del traffico aereo è anche dato dalle compagnie low-cost e le tratte offerte da aziende come Ryanair, Wizzair, Vueling, Lauda Motion ed Eurowings. La richiesta di voli a basso prezzo è ormai abbastanza elevata da poter affermare con sicurezza che i potenziamenti futuri previsti da queste compagnie saranno anche uno degli aumenti più sensibili nell’andirivieni di pendolari e passeggeri abituali.

Con l’introduzione di due piste ciclabili e gli incentivi ai mezzi elettrici, inoltre, sarà anche possibile non solo contrastare efficacemente l’aumento dell’anidride carbonica nell’aria prodotto dalle aeronavi, ma anche la viabilità andrà a beneficiarne, riducendo la pressione sulle attuali infrastrutture esistenti.

Il futuro a lungo termine dell’aeroporto Marconi

Così, il piano del Consiglio di Amministrazione del Guglielmo Marconi, vede per il futuro la sostenibilità ambientale e il consolidamento di Bologna come punto nevralgico sia per i voli nazionali ma, soprattutto, per quelli internazionali. Come ogni città munita di aeroporto, grande attenzione riveste il flusso di passeggeri internazionali, i quali, solitamente, si traducono in turismo maggiore e, di conseguenza, opportunità di entrate per il Comune e la Regione. Inoltre, la disponibilità di servizi più efficienti nel perimetro aeroportuale e l’introduzione di aree verdi per la sostenibilità ambientale, significano più spazi disponibili ai cittadini e opportunità di poter usare mezzi alternativi.

Bologna e l’aeroporto Marconi si prefigurano un futuro dove gli investimenti realizzati non aiuteranno, quindi, soltanto la funzionalità dell’aeroporto, ma anche la qualità della vita attorno a quest’ultimo e le condizioni tecnologiche delle zone interessate dal percorso Bologna-Guglielmo Marconi.

Ci si augura soltanto che, in tutto questo, vengano continuati ad essere perseguiti i progetti per accomodare il crescente numero di auto nei parcheggi e che sia continuata la già ottima gestione di questi ultimi.

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