Qualche settimana fa è uscito il remake del Re Leone, un super colossal digitale animato in un 3D strepitoso con gli animali talmente perfetti che sembrano veri e nel giro di pochi giorni il film ha superato il miliardo di dollari di incassi battendo tutti i record.
Contestualmente all’uscita del film è partita una petizione online che chiede al CEO di Disney, Bob Iger, di donare almeno lo 0,5% dei costi di promozione dei film che usano gli animali per salvarli e tutelare così la biodiversità del pianeta.
Se Disney guadagna coi leoni, che salvi i leoni! Giusto.
Leggendo in dettaglio la petizione e cercando online si scopre che la richiesta a Bob Iger è finalizzata a coinvolgere la Disney in un progetto preciso e più ampio denominato The Lion’s Share: un’organizzazione che si rivolge ai produttori cinematografici che usano immagini di animali, chiedendo di devolvere loro una parte della propria spesa promozionale.
I fondi così raccolti dal Lion’s Share verranno utilizzati per progetti e attività di salvaguardia della biodiversità in tutto il mondo e la presenza del logo UNDP (United Nations Development Programme) fa in un certo senso da garante sulla bontà del progetto. Tuttavia nell’elenco delle attività svolte e in quelle in corso indicate sul sito del Lion’s Share non compaiono iniziative specifiche a sostegno dei leoni e ci sono invece progetti mirati per le tigri, gli elefanti e i giaguari. Ma questo è un ironico dettaglio.
Se Disney entrasse a farne parte, dice la petizione, anche Netflix, Google e altri colossi potrebbero partecipare e i fondi raccolti diventerebbero consistenti, con grande vantaggio per gli animali.
A onor del vero Disney già finanzia progetti in difesa della natura, l’ultimo dei quali è legato proprio all’uscita del nuovo Re Leone e si chiama “The Lion King – Protect the pride“, una campagna di sensibilizzazione con cui ha devoluto oltre 2 milioni di dollari al Lion Recovery Fund, che lavora per tutelare i leoni e raddoppiarne la popolazione.
Ben vengano tutte le iniziative per salvare gli animali e la biodiversità, sia quelle spontanee dei colossi come Disney che dimostrano che proteggere l’immaginario degli animali e della natura conviene perché è una miniera d’oro, sia quelle volute e dalla gente, come la petizione online per il Lion’s Share che proprio in questi giorni sta per raggiungere il traguardo di 750.000 firme.