Magari non ve ne siete accorti, distratti tra un negroni consumato tra l’asfalto rovente di una metropoli x oppure già con i piedi a mollo in qualche lido tropicale, ma questo fine settimana si preannuncia come uno dei più fottutamente importanti di sempre nella storia del fumetto. Già perché, tra ieri e oggi, sono arrivati due annunci da far tremare le vene ai polsi agli appassionati e non: ovvero di un nuovo super-villain per Spider-Man ideato da J.J. Abrams e, udite udite, il reboot di Superman curato da Frank Miller. Ok, siete ancora in piedi o siete già svenuti? Beh nel caso andiamo a spiegarvi più nel dettaglio.
ICYMI: @jjabrams, alongside son Henry Abrams, makes his Marvel debut with a new "Spider-Man" limited comics series! Get the details: https://t.co/y5vsrNNqAl
— Marvel Entertainment (@Marvel) June 20, 2019
Partiamo dall’amichevole Uomo Ragno di quartiere. J.J. Abrams non ha certo bisogno di presentazioni con una carriera cinematografica che, è il caso di dire, intergalattica: da Star Trek agli ultimi due Star Wars, oggi Abrams è uno dei registi certamente più quotati di Hollywood. La cosa più interessante però intorno a questa storia su Spider-Man è che sarà curata assieme al figlio Henry Abrams, mentre per quanto riguarda i disegni al posto di comando ci sarà l’inarrivabile Sara Pichelli, la co-creatrice di Miles Morales, “lo” Spider-Man protagonista di Into the Spider-Verse (che abbiamo recensito qui).
Insomma una squadra veramente di tutto rispetto ma le sorprese non sono finite qui. Infatti, ed è forse la cosa più interessante di tutte, è che gli Abrams stanno lavorando a definire un nuovo villain per il tessiragnatele. Al momento conosciamo praticamente solo il suo nome, Cadaverous. Noi non stiamo già più nella pelle di saperne di più.
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E invece di Superman non conosciamo qualche dettaglio? Beh diciamo di sì a partire dal suo nuovo “papà”, ovvero Frank Miller, una delle menti più brillanti non solo del mondo del fumetto ma dell’arte tout-court degli ultimi cento anni. Miller, come sapete, è stato artefice del rilancio, dopo un lunghissimo periodo di stanca, della legacy di Batman, con il celeberrimo Batman: The Dark Knight da cui, ovviamente, a sua volta Christopher Nolan ha tratto spunto per l’omonima trilogia. Tuttavia con Superman siamo proprio agli antipodi di Batman no?
An all-star team of artists redefine Clark Kent's early life in SUPERMAN: YEAR ONE. @Polygon chats with @TheRealJRJr1, @DannyMiki_, @Sinccolor and John Workman about their collaboration: https://t.co/MpAxcKG6pX #DCBlackLabel pic.twitter.com/ttvnpXS3QJ
— DC (@DCOfficial) June 20, 2019
Beh c’è da dire che, da quanto trapelato, Miller ha lavorato nel medesimo modo con cui si è approcciato al mondo del Pipistrello: ovvero rivoluzionando il personaggio ma, questa volta, non “prendendolo” in età tarda ma riscrivendo la sua “genesi e nascita”. E per farlo Miller si è attorniato di un vero e proprio dream-team composto John Romita Jr., Danny Miki, Alex Sinclair e John Workman, ovvero il meglio del meglio su piazza.
Al momento si è visto relativamente poco dei nuovi due, colossali lavori, anche se quello di J.J. Abrams è stato comunque presentato come “mini-serie” e quello di Miller è già disponibile qui.. Ma al di là di questo piccolo dettaglio appare evidente di come, da un lato Abrams e dall’altro Miller, ci hanno fatto sussultare come non mai in questi giorni “troppo lungi/ troppo azzurri” di inizio estate. Nel caso, insomma, ci si becca in fumetteria.