Scopriamo da un articolo su La Stampa che un uomo di Thiene, in provincia di Vicenza è stato condannato del reato di abbandono dalla Cassazione, per aver lasciato il proprio pastore tedesco in un giardino lontano dalla casa, senza cure e assistenza. Dovrà pagare duemila euro di multa oltre alle spese di giudizio.
Il povero cane a detta dei testimoni faticava a reggersi sulle zampe, puzzava e aveva piaghe da decubito sul ventre. Il proprietario evidentemente pensava di poter lasciare l’animale da solo in un terreno di sua proprietà, ma è stato smentito dalla legge. Ha provato a difendersi dicendo che il pastore tedesco era nel suo giardino e che sono un veterinario sarebbe stato in grado di riconoscere le patologie, tuttavia la condanna è arrivata lo stesso e molto severa.
Secondo la Cassazione infatti, l’abbandono è dato “non solo con comportamenti che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali per la loro manifesta crudeltà, ma anche dalle condotte che incidono sulla loro sensibilità psico-fisica, procurandogli dolore e afflizione”.
Una sentenza assolutamente giusta, un monito per tutti quei proprietari di cani che lasciano i loro amici a 4 zampe per ore in giardino (o in appartamento) da soli, ad abbaiare in cerca di aiuto. Adottare un cane comporta una grande responsabilità che va al di là del piacere nel portare in giro un cucciolo. I cani vivono in media 15 anni e vivono in simbiosi con il loro proprietario. Sta a lui il dovere di educarli per renderli mansueti e inoffensivi per se stessi e per l’uomo, sta a lui vaccinarli, assicurarli, farli divertire e provvedere a ogni bisogno che necessitano.